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Elezioni regionali in Abruzzo: alle 19 affluenza al 42%

Nel 2014, allo stesso orario, era stata del 45%. Si vota fino alle 23 di oggi, domenica 10 febbraio, poi lo spoglio

Economia, Politica
Elezioni regionali in Abruzzo: alle 19 affluenza al 42%
(Teleborsa) - Abruzzo alle urne per le elezioni regionali, primo vero test in vista delle europee di maggio, probabilmente assieme a una consistente serie di amministrative, dopo le politiche del 4 marzo 2018 che hanno portato alla costituzione del Governo giallo-verde con la coalizione M5S-Lega. L'affluenza alle 19 è stata del 42,82%. Nel 2014, allo stesso orario, era stata del 45%, un calo di poco più di 2 punti.



In otto mesi di "lavoro", tra diversità di opinioni, litigi e riappacificazioni, molte cose, almeno sulla carta, sono cambiate. I sondaggi da tempo indicano un Matteo Salvini protagonista con la Lega di più del raddoppio dei consensi e grillini in flessione, ma pur sempre accreditati di una buona percentuale di voti.

Per le regionali d'Abruzzo schieramenti per così dire inediti, con gli alleati di Governo che "corrono" di fatto l'un contro l'altro: centrodestra infatti ricompattato dal ritrovato accordo Lega-Forza Italia-Fratelli d'Italia, 5 stelle che si presentano da soli, Pd assieme a liste di sinistra collegate e CasaPound.

Quando proprio a seguito all’esito delle politiche del 4 marzo il Governatore d'Abruzzo Luciano D’Alfonso risultò tra gli eletti al Senato del Partito Democratico, subito si era presentato il conflitto con la sua carica di "Presidente" di Regione. Costretto a una "scelta" dalla normativa, D'alfonso decise per il seggio a Palazzo Madama. Da qui la necessità per gli abruzzesi di ritornare anticipatamente alle urne.
E così, dopo tentennamenti e indecisioni, è stata "scelta" la data del 10 febbraio 2019 per il voto.

Domenica 10 febbraio, quindi, seggi aperti in Abruzzo dalle 7 alle 23 con scheda unica per eleggere 30 Consiglieri e il Governatore. Un milione e 200 mila i cittadini residenti nella Regione che hanno diritto al voto. Possono esprimere 2 preferenze per persone di sesso diverso, ovvero donna e uomo, e sempre della lista collegata al candidato Governatore. No, dunque, al cosiddetto voto disgiunto. Lo "spoglio" subito dopo la chiusura dei seggi.

In Abruzzo è in vigore un sistema elettorale proporzionale, con soglia di sbarramento al 4% per le liste non coalizzate e del 2% per quelle invece inserite all’interno di una coalizione. Non è previsto il ballottaggio.

In quattro si contendono la carica di Governatore: Marco Marsilio (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Azione Politica, UdC-DC-Idea) che i pronostici indicano come favorito; Sara Marcozzi (Movimento 5 Stelle); Giovanni Legnini (Partito Democratico, Progressisti con Legnini-Sinistra Abruzzo-LeU, Legnini Presidente, +Abruzzo, Abruzzo in Comune, Democratici e Popolari per l’Abruzzo, Abruzzo Insieme, Avanti Abruzzo-IdV); Stefano Faljani (CasaPound).

Alle precedenti regionali, Luciano D’Alfonso aveva ricondotto il centrosinistra alla guida della Regione, battendo con il 46,26% dei voti il Governatore uscente di centrodestra, Giovanni Chiodi, che aveva conquistato solo il 29,26%, mentre il Movimento 5 Stelle, con Sara Marcozzi candidata, aveva raccolto il 21,41% dei consensi.
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