(Teleborsa) - Previsioni a ribasso quelle comunicate dalla Banca Centrale Europea, la quale afferma che l'
economia dell'eurozona si è dimostrata più debole del previsto negli ultimi mesi. Il dato, sempre secondo le analisi della BCE, potrebbe perdurare nel breve termine insieme con un' inflazione a sua volta moderata che riflette del prezzo dell'energia.
"E' probabile - commenta il vicepresidente della Banca Centrale
Luis de Giundos, durante un intervento alla Deusto Business School di Madrid - che si attenui ulteriormente nei mesi a venire
quadro che richiede una certa cautela".
Lo stesso poi ha rassicurato che non sono venute meno le basi solide dell'economia nel vecchio continente e che "continuerebbero a persistere solidi fattori di tenuta a sostegno della dinamica dei prezzi e della sua convergenza stabile verso i livelli obiettivi della Bce".
Tra questi De Guindos ha fatto presente l'esistenza di condizioni finanziarie favorevoli, i progressi ottenuti nel mercato del lavoro, i rialzi dei salari e i riscontri positivi ottenuti sulla crescita grazie ai cali dei prezzi dell'energia.
"Controlliamo continuamente che l'inflazione stia convergendo verso i nostri livelli obiettivo, che la vedono inferiore ma vicina al 2% in maniera sostenibile". Infine si è deciso, durante il direttorio di gennaio, di mantenere la rotta dell'attuale politica monetaria che prevede il mantenimento di un significativo livello di stimolo senza tralasciare la persistente incertezza e i segni di crescita più debole del previsto che richiedono scelte ponderate.
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