(Teleborsa) -
Nel 2018, i prezzi delle automobili sono aumentati più dell’inflazione. È quanto emerge da uno studio del
Centro Studi Promotor (CSP) sugli indici nazionali dei prezzi al consumo stilati dall’
ISTAT.
Dal raffronto emerge che, a fronte dell’
incremento generale dei prezzi pari
all'1,2%, i
costi delle autovetture hanno subito un
aumento dell’1,89%. Viceversa, gli indici nazionali dell’Istituto mettono in luce il
crollo dei pezzi relativi alle vetture usate, scesi di 3,30 punti percentuali. Diminuzione questa che - secondo il CSP
- sarebbe da attribuire alla
demonizzazione delle automobili alimentate a diesel e, più in generale, del gasolio.
Ad aumentare oltre l’inflazione, nel 2018, sono stati anche i
costi di esercizio delle autovetture, cresciuti del 3,27%. Ad alimentarne l’espansione, le spese relative al
gasolio da trazione, quelle per la
benzina e quelle relative a
metano e gpl.
Aumentati più dell’inflazione anche i
prezzi dei pedaggi autostradali, che nel 2018 hanno registrato una
crescita del 2,56%, mentre quelli relativi alla
manutenzione delle auto hanno mostrato un andamento
in linea con la stessa inflazione. Viceversa, i rincari rimasti
sotto la soglia di inflazione hanno riguardato i
premi assicurativi, l’affitto di garage e di posti auto.
Secondo il
Presidente del Centro Studi Promotor,
Gian Primo Quagliano, nel 2019 potrebbero diminuire i costi per le auto nuove alimentate a gasolio, mentre i costi di esercizio potrebbero giovare della tendenza al ribasso sul prezzo del carburante.