Facebook Pixel
Milano 16:40
33.946,67 -0,95%
Nasdaq 16:40
17.268,13 -1,48%
Dow Jones 16:40
37.824,94 -1,65%
Londra 16:40
8.061,76 +0,27%
Francoforte 16:40
17.890,4 -1,10%

Cic, rifiuti: aumenta la raccolta dell'organico

+ 1,6% nel 2017

Economia
Cic, rifiuti: aumenta la raccolta dell'organico
(Teleborsa) - Aumenta la raccolta dei rifiuti organici. In particolare, nel 2017 sono 6,6 milioni le tonnellate di rifiuti organici (umido, verde e altre matrici organiche) provenienti dalla raccolta differenziata, con un aumento dell’1,6%. Lo dice l'analisi annuale sulla raccolta differenziata del rifiuto organico e degli impianti italiani, realizzata dal Cic, Consorzio Italiano Compostatori, a partire dai dati del Rapporto Rifiuti Ispra 2018.

Lombardia in testa - Al primo posto per quantità di frazione organica raccolta la Lombardia, con 1,2 milioni di tonnellate annue, nonostante una leggera flessione rispetto all’anno precedente quando la raccolta si attestava su 1,3 milioni. In calo, stabile medaglia d'argento, anche il Veneto con 764.000 tonnellate. Al terzo posto l’Emilia Romagna (708.000 t). Interessanti i dati registrati nel Lazio (532.000 t) e in Sicilia (208.000 t), dove la raccolta della frazione organica è aumentata rispettivamente di 27.000 t e 67.000 t.

Pochi impianti al Centro sud - L’impiantistica dedicata al trattamento del rifiuto organico in Italia è passata da 326 a 338 strutture ed ha consentito di trattare nel 2017 circa 7,4 milioni di tonnellate (+4%) considerando il trattamento, oltre all’umido e al verde, anche di altri materiali di scarto a matrice organica. "L’impiantistica dedicata al trattamento del rifiuto organico al momento è in grado di soddisfare le esigenze di produzione nazionale, tuttavia emerge una concentrazione geografica degli impianti soprattutto nel Nord Italia", sottolinea Alessandro Canovai. presidente Cic.

“Questa squilibrio costringe il Centro e il Sud Italia a trasferire i propri rifiuti organici in altre regioni con enorme dispendio di denaro e CO2. Per risolvere questo problema stiamo lavorando insieme al Ministero dell’Ambiente per delineare un percorso strategico che definisca le aree in cui mancano gli impianti e su cui intervenire con tempestività”, conclude.
Condividi
```