(Teleborsa) - E' ormai prossimo
l'appuntamento di TIM c
on il bilancio 2018 e con il nuovo piano strategico 2019-2021. Il comitato strategico della compagnia telefonica si è riunito ieri in vista dell'appuntamento del
21 febbraio per l'approvazione dei numeri e delle strategie.
Rispetto al
bilancio 2018, il CdA di metà gennaio ha preannunciato un calo dell'
EBITDA a 8,1 miliardi dagli 8,7 miliardi del 2017 e ricavi organici di gruppo per circa 20 miliardi di euro, laddove il calo della business unit brasiliana ha compensato il calo della business unit domestica. Più interesse desterà il
nuovo piano in un
contesto di mercato sempre più competitivo ed in vista delle
sfide per il 5G.
Nel frattempo, prosegue il braccio di ferro fra i due
soci di riferimento Vivendi e Fondo Elliott, in attesa dell'assemblea del 29 marzo per il rinnovo del board e la sostituzione di cinque membri in quota Elliott. Quest'ultimo, a quanto pare, sarebbe
intenzionato a restare quale socio stabile della compagnia telefonica e ad incrementare la sua quota oltre la soglia del 10%. Superamento che però farebbe scattare la possibilità per lo Stato italiano di esercitare un diritto di veto, congelando ed eventualmente ordinando la vendita della quota eccedente.
Il tema della
rete 5G e della possibile
integrazione con Open Fiber resta certamente in primo piano. Fra l'altro, la compagnia di tlc ha annunciato un
accordo con la società Corning Incorporated per lo sviluppo di
nuovi servizi e nuove applicazioni (IoT, Smart Cities, AI) per le reti di nuova generazione.
Oggi, il titolo TIM registra un incremento dello 0,73% in Borsa a 0,4851 euro.