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Inps, Boeri: "Resti indipendente da logiche del Governo di turno"

In una intervista a Repubblica il Presidente uscente ha tracciato un bilancio del suo mandato alla guida dell'Istituto

Economia
Inps, Boeri: "Resti indipendente da logiche del Governo di turno"
(Teleborsa) - "L'Inps deve essere un'istituzione indipendente dagli orizzonti, spesso molto limitati, del governo di turno, perché è il garante di un patto tra generazioni. Se avesse avuto questo ruolo negli anni 70 e 80 oggi non avremmo questa montagna di debito pubblico e le baby pensioni". Ne è convinto Tito Boeri, presidente uscente dell'Inps, che in un'intervista a Repubblica traccia un bilancio del suo mandato alla guida dell'Istituto che si appresta a lasciare e invoca l'indipendenza dello stesso dalla politica.



"Ho da tempo preparato tutto per il passaggio di consegne, ma non so a chi consegnarle" afferma Boeri che dice "no alla restaurazione".

"È indubbio – sostiene il Presidente – che all'Inps c'è stata una discontinuità in questi anni perché si è separata la gestione dalla rappresentanza di interessi e non bisogna tornare indietro. Mi auguro comunque che si nomini in fretta il mio successore, in un momento delicato come questo è fondamentale garantire continuità amministrativa".

Sulla nuova governance Boeri critica l'aggiunta di poltrone: "Un CdA a cinque mi pare un'esagerazione, ne basterebbero tre". Parlando di quanto è stato realizzato Boeri sottolinea gli sforzi fatti per l'efficienza e la trasparenza "nei rapporti con i cittadini, con le buste arancioni che informano ciascuno sulla sua pensione futura" ma anche "trasparenza sui bilanci e sui privilegi di cui godono alcune categorie di lavoratori e di pensionati". Tra le cose fatte Boeri cita la "riduzione del numero di dirigenti", la "centralizzazione della gestione degli appalti" e l'avvio della "dismissione del patrimonio immobiliare dell'Istituto". Su quest'ultimo punto Boeri ha aggiunto che "in poco più di un anno le dismissioni hanno interessato un quinto del patrimonio immobiliare dell'Inps, oltre 400 milioni, quando il Demanio riesce a dismettere 20-30 milioni all'anno".

"L'Inps – ha concluso Boeri – deve aver oggi la forza di dire: guardate che con un'economia che rallenta e un costo del nostro indebitamento che aumenta, non è proprio il caso di far lievitare ulteriormente il nostro debito pensionistico, che è per chi ci guarda dall'esterno il metro della credibilità del Paese".

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