(Teleborsa) - L'economia green coinvolge ormai tutti i settori, banche comprese. Gli istituti di credito hanno capito quanto sia importante migliorare l'accesso ai
finanziamenti per la riqualificazione energetica (i cosiddetti “
mutui verdi”), visto che ormai l'ulteriore crescita del mercato immobiliare nazionale passa per la ristrutturazione degli edifici pubblici e privati. È quanto emerge dalla
seconda tavola rotonda nazionale sul “Finanziamento della riqualificazione energetica degli edifici in Italia” organizzata a Roma dalla
Commissione Europea in collaborazione con l'
ABI, il
Ministero dello Sviluppo Economico e l'
Enea con l'obiettivo di sviluppare ulteriormente il dialogo tra i principali interlocutori pubblici e privati in Italia su come favorire l'accesso al credito, ridurre i rischi connessi con la realizzazione di opere di riqualificazione energetica, identificare obiettivi comuni di sviluppo da apportare all'attuale quadro regolamentare.
In merito, un elemento rilevante su cui agire è – come emerso dall'incontro –l'individuazione di strumenti/iniziative finalizzati a favorire:
1.La valorizzazione delle informazioni disponibili sulle prestazioni energetiche degli immobili;
2.un rafforzamento dei fondi di garanzia esistenti, come il “Fondo casa” del Ministero dell’Economia e delle Finanze (in attesa di rifinanziamento), per generare attività di riqualificazione energetica degli immobili residenziali;
3.lo stimolo per un rinnovamento culturale sulla convenienza economica di abitare un “immobile verde” o sull'impatto positivo del grado di efficienza energetica sul valore di mercato degli immobili.
È in cantiere l'ipotesi della costituzione di un comitato tecnico permanente tra Istituzioni pubbliche nazionali ed europee, nonché operatori sul mercato, finalizzato a perseguire questi obiettivi.