(Teleborsa) - Dopo un avvio 2019 brillante la corsa dell'oro continua con le quotazioni che aggiornano nuovi massimi. I prezzi del metallo giallo sono arrivati a toccare
1.341 dollari l'oncia, ai massimi da dieci mesi, favoriti dal
progressivo indebolimento del dollaro e dai segnali positivi giunti dalle
trattative tra USA e Cina sul commercio.
A fare da assist ai prezzi al rialzo è anche lo
scampato pericolo di un secondo shutdwon.
Il Lingotto dunque continua a brillare dopo aver superato a fine gennaio la soglia psicologica dei 1.300 dollari l'oncia. Un sostegno non arriva soltanto dal suo essere "bene rifugio" ma anche dalle
banche centrali che stanno aggiustando la rotta delle politiche monetarie e accumulando le
riserve auree a ritmi che non si vedono da molto tempo. Secondo i dati del
World Gold Council i loro acquisti, lo scorso anno, hanno raggiunto i massimi da 50 anni con un aumento del 74% nei volumi sul 2017 a 651,5 tonnellate.