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Trump torna a tuonare contro l'OPEC e il petrolio affonda

"Prezzi troppo alti", scrive su Twitter il Presidente Usa

Finanza
Trump torna a tuonare contro l'OPEC e il petrolio affonda
(Teleborsa) - L'OPEC finisce ancora una volta nel mirino del Presidente Donald Trump. La "bacchettata" contro l’Organizzazione degli esportatori di greggio, come spesso avviene, arriva via Twitter: "Il prezzo del petrolio, ha scritto il Tycoon, sta diventando troppo alto. Opec, per favore, rilassati e calmati. Il mondo non può affrontare un'impennata dei prezzi, è fragile!"

E' solo l'ultima punzecchiata che si aggiunge alle numerose precedenti, visto che Trump ha pungolato più volte l’OPEC: sul banco degli imputati, i prezzi del greggio che hanno subito un'impennata.

TRUMP TWITTA, IL PETROLIO AFFONDA - Detto fatto. L'intervento di Trump sembra aver sortito l'effetto e il prezzo del petrolio ha messo la retromarcia arretrando dell'1,27% passando dal territorio positivo, fino ad un ribasso del 3%, al di sotto dei 56 dollari al barile.

Un messaggio quello del Presidente USA che chiama in causa anche il rallentamento dell'economia: per la prima volta, infatti, si rivolge all’OPEC, facendo riferimento alla "fragilità" del mondo, quella stessa che sembra averlo convinto a tirare il freno nella lunga disputa commerciale con la Cina che parrebbe vicina ad una fumata bianca.



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