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Norwegian Air e la difficile "scommessa" low cost sul lungo raggio. Skytrain Laker 1977 insegna

E' della seconda metà degli anni '60 il sogno del britannico "Freddie" di far volare in modo economico da una parte all'altra dell'oceano presto "stroncato dalle Major"

Economia, Trasporti
Norwegian Air e la difficile "scommessa" low cost sul lungo raggio. Skytrain Laker 1977 insegna
(Teleborsa) - Mentre la rinascita di Alitalia passa per il consolidato convincimento che solo lo sviluppo dei voli a lungo raggio possa produrre gli utili necessari a un soddisfacente bilancio, il sogno di una compagnia low cost da servizi intercontinentali rischia davvero di sciogliersi come la neve al sole. Il caso Norvegian Air, che si avvia a rivedere i suoi programmi e strategie operative sulla base di una ricapitalizzazione che attende il benestare dell’assemblea degli azionisti, richiama le difficoltà storiche delle compagnie aeree a vocazione low cost che hanno intrapreso la sfida delle rotte transatlantiche.

Norwegian Air corre davvero il rischio di chiudere i battenti e nel disperato tentativo di contenere i costi sarebbero ormai prossime "soluzione spartane" per chi vola che potrebbero, invece, inevitabilmente finire per allontanare ancor più i passeggeri. Non sembrerebbe, infatti, proprio una felice idea quella di ridurre il confort a bordo con la creazione della classe unica, che prevederebbe aumento del numero delle poltrone e minor spazio per le gambe, oltretutto su voli di lunga durata che superano le otto ore. Del resto, proprio per le sue intrinseche difficoltà, la "storia" non è mai stata dalla parte dei voli low cost regolari a lungo raggio, a dire il vero più che altro solo "ipotizzati" quasi mai attuati.

Come non ricordare l'iniziativa dell'intraprendente britannico Sir Frederick Alfred Laker, noto come Freddie, che nel 1966 cominciò timidamente a realizzare il sogno di far volare in modo economico attraverso i "charter", per poi, con la sua Laker Airways voler sfidare con "collegamenti regolari" il monopolio delle cosiddette "Major", le più grandi aerolinee, per offrire voli transatlantici a basso prezzo, sfruttando la liberalizzazione del trasporto aereo da parte del Governo britannico.

Anni faticosi, ricchi di ostacoli di ogni genere, per passare lentamente dall'attività charter appunto a voli regolari. Anni di richieste seguiti da dinieghi da parte delle massime autorità della Gran Bretagnia e degli Stati Uniti, finché Freddie Laker riuscì a spuntarla col suo Skytrain. Così, il 26 settembre 1977 dall'aeroporto Gatwick di Londra decollò il suo primo DC 10 serie 10 "marche" G-AZZG, battezzato "Eastern Belle", destinazione John Fitzgerald Kennedy di New York con 272 passeggeri a bordo. 1977

In massima parte giovani che, non essendo previste prenotazioni, si erano accampati in aeroporto mettendosi in fila per conquistare l'ambito posto sullo Skytrain. File e attese divenute subito abituali. Il prezzo del viaggio oltre oceano per la tratta di andata da Londra era allora di sole 59 Sterline inglesi. Il volo in partenza da New York era, invece, sensibilmente più caro, di 135 Sterline.

Lo Skytrain riscosse uno straordinario successo nel primo anno di operazioni, facendo oltretutto da "calmiere" per tutte le principali aerolinee indotte anch'esse a ridurre il costo dei biglietti sulle tratte transatlantiche. Anni di espansione per Freddy Laker che ordinò altri aerei, fino ad avere in flotta undici DC 10 delle serie 10 e 30 e anche, nel 1981, tre allora nuovissimi Airbus A300B4-203 aprendo anche rotte al di fuori della Gran Bretagna.

Ma il "sogno" di Freddie Laker svanì all'inizio del 1982 per la dura opposizione delle maggiori compagnie aeree che vedevano nella Laker Airways un pericolosissimo nemico e che fecero in modo che la compagnia fosse costretta alla sospensione di tutti i suoi voli. Con la conseguente immediata bancarotta di 250 milioni di sterline, 886,61 milioni di Sterline valore 2018.

L'ultimo volo dello Skytrain avvenne il 5 febbraio 1982, giorno, infatti, del clamoroso fallimento. Ma Freddie Laker, "classe" 1922 e morto il 9 febbraio 2006, in cerca di giustizia continuò poi a lungo la battaglia nelle aule dei tribunali contro le "compagnie cospiratrici"..


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