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L'Istat rivede al ribasso la crescita del 2018 al +0,9%

Peggiora il debito pubblico, salendo al 132,1% del PIL contro il 131,3% del 2017

Economia, Macroeconomia
L'Istat rivede al ribasso la crescita del 2018 al +0,9%
(Teleborsa) - La crescita dell'economia è proseguita per il quinto anno consecutivo, segnando tuttavia un rallentamento rispetto al 2017. L'indebolimento della dinamica, spiega l'Istat, è derivato da un netto ridimensionamento del contributo della domanda interna, e in particolare della componente dei consumi privati. L'andamento delle esportazioni ha segnato una decelerazione e l’apporto della domanda estera netta al PIL è divenuto lievemente negativo. L'espansione del valore aggiunto, diffusa a tutti i principali comparti, è stata più marcata nell'industria manifatturiera e nelle costruzioni, meno dinamica nei servizi. Le unità di lavoro sono aumentate a un ritmo più moderato di quello del 2017, mentre le retribuzioni pro capite hanno segnato un netto recupero. L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche ha registrato un miglioramento, mentre la pressione fiscale è rimasta stabile.

Questo in estrema sintesi il quadro dipinto dall'Istituto di statistica nazionale nel rapporto PIL e Indebitamento delle Amministrazioni pubbliche, dal quale emerge che nel 2018 il PIL ai prezzi di mercato è stato pari a 1.753.949 milioni di euro correnti, con un aumento dell'1,7% rispetto all'anno precedente. In volume il PIL è aumentato dello 0,9%, a fronte del +1% indicato nella stima preliminare. Nel 2017 la crescita era stata dell'1,6%.

Peggiora il debito pubblico, salendo al 132,1% del PIL contro il 131,3% del 2017. Si tratta del livello più alto mai raggiunto. Le indicazioni fornite a dicembre indicavano un rapporto del debito al 131,7% del PIL.
L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al PIL, è stato pari al -2,1%, in miglioramento rispetto al -2,4% del 2017, con un saldo primario pari a +1,6% (+1,4% nel 2017).

Invariata la pressione fiscale complessiva, pari al 42,2%.
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