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Il secondo incidente al Boeing 737 MAX impone verifiche

Sotto analisi le procedure seguite dai piloti e la corrispondenza con il software di guida e controllo del velivolo

Economia, Trasporti
Il secondo incidente al Boeing 737 MAX impone verifiche
(Teleborsa) - L’incidente aereo registrato nelle prime ore del mattino di domenica 10 marzo in Etiopia, che ha visto precipitare un Boeing 737 Max-8 dell'Ethiopian Airlines e provocato la morte dei 149 passeggeri di 33 nazionalità diverse (tra le vittime otto italiani) e degli otto membri d’equipaggio presenti a bordo, è il secondo che coinvolge questo tipo di velivolo di nuova generazione, a distanza di cinque mesi e mezzo da quello capitato in Indonesia, pure senza superstiti, a un volo della Lion Air finito in mare al largo di Giacarta.

Una casistica talmente ravvicinata che, al di là della tragedia per la perdita ingente di vite umane, indurrà i tecnici della Boeing a esaminare e correlare attentamente i dati delle scatole nere, una volta recuperate. Il volo ET302 della della Ethiopian Airlines, partito da Addis Abeba e diretto a Nairobi, è precipitato alle 8,44 (ora locale), sei minuti dopo il decollo, vicino alla località di Bishoftu, 62 km a sud est della capitale etiopica.

Il velivolo, contraddistinto dalla sigla ET-AVJ e dal numero di serie 040152, aveva cominciato a operare il 15 novembre 2018, uno dei dieci entrati nella flotta del vettore etiope, ed è tra i 211 esemplari consegnati a tutto il 2018 da Boeing ai vari operatori nel mondo. Tra gli utilizzatori figurano Norwegian Air ed Air Italy. L’ordine più consistente in Europa è quello sottoscritto da Ryanair, che ne attende 135 nella versione Max 200 che offre il 4% di posti in più a bordo (197 contro i 189 del 737-800), il primo dei quali in consegna ad aprile 2019 e permetterà al vettore irlandese di lanciare a livello operativo questa specifica versione.

Fiore all’occhiello del 737 Max, che viene proposto in quattro versioni e relative configurazioni di cabina, è la coppia di motori turbofan CFM International LEAP-1B che riduce il consumo di carburante fino al 16% e le emissioni acustiche del 40%, garantendo una autonomia di 6.700 km a pieno carico. Il 737 Max-8, come quello in flotta alla Ethipian Airlines, è configurato in due classi e offre 162 posti a bordo.

Nell’incidente occorso a fine ottobre 2018 al volo della Lion Air è risultato chiaro dai dati estrapolati da una delle due scatole nere (la seconda registra le conversazioni dei piloti) che ci sono evidenziati problemi ai sensori che controllano l’angolo di incidenza del velivolo. A seguito di questa anomalia i piloti della compagnia indonesiana hanno tentato per 26 volte una correzione e la disabilitazione del software, senza riuscire a portare a termine l’operazione, e il muso del velivolo è rimasto abbassato toccando la superficie del mare a oltre 700 km orari.

Dopo la prima fase di indagini, Boeing ha prodotto una serie di raccomandazioni reimpostando le procedure standard allo scopo di evitare conflitti tra i dati di volo, in primis quelli relativi all’assetto e all’indicatore di velocità. Il nuovo incidente nei cieli etiopici, le cui cause dovranno essere appurate, riapre lo scenario della verifica relativa alle procedure seguite dai piloti e alla corrispondenza con il software di guida e controllo del velivolo.



(Foto: BOEING 737 MAX 8 ETHIOPIAN PRIMA CONSEGNA)
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