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TAV, Conte chiude sul Referendum: "Non è previsto". Pressing della Francia

Il Governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, scrive al Ministro dell'Interno Salvini per chiedere consultazione popolare il 26 maggio

Economia, Trasporti
TAV, Conte chiude sul Referendum: "Non è previsto". Pressing della Francia
(Teleborsa) - Non si placa lo scontro sulla TAV. Ad accendere ancora la miccia, la mossa del Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino che, come aveva annunciato nei giorni scorsi, ha scritto al Ministro dell'interno Matteo Salvini chiedendo una consultazione popolare sulla Torino-Lione il 26 maggio, in contemporanea con le elezioni europee e regionali. "Ritengo che la maggioranza sia favorevole alla Torino-Lione, e che il referendum possa servire al Governo per decidere", ha detto il Presidente della Regione Piemonte.



CONTE STOPPA - A rimandare la richiesta al mittente ci ha pensato, dalla Sicilia, il Premier Giuseppe Conte che chiude: "Il referendum? Non è previsto". Poi arriva anche una precisazione: "Mai pensato ad una mini tav, è una fandonia". Arriva pure la risposta di Salvini da Matera. "Magari... ma Chiamparino ignora: non si può, non si può perché manca la legge della Regione Piemonte. E si potrebbe fare cambiando la Costituzione, cosa che sono dispostissimo a fare perché io i referendum li adoro". Lo ha detto da Matera il vicepremier riferendosi, appunto, alla richiesta del Governatore piemontese.

DI MAIO: "NON SIAMO CONTRO OPERE" - Interviene anche di Maio sulla questione: "Salvini dice che noi non vogliamo le opere? Non è vero ma non voglio commentare, siamo alleati di governo ed entrambi vogliamo che il Governo vada avanti. E andrà avanti. Quello che chiedo è basta attacchi, basta attacchi gratuiti al M5S, pensiamo a lavorare per il Paese", ha detto il Vicepremier pentastellato.

IL PRESSING DELLA FRANCIA - Nel frattempo, continua il pressing da parte della Francia che spinge per una pronta e positiva soluzione. La Torino-Lione? "E' un cantiere di cui sento parlare da 15 anni. Ora è tempo di avanzare e che il governo italiano si assuma le proprie responsabilità": così il Segretario di Stato francese agli Affari Esteri, Jean-Baptiste Lemoyne. "Ci sono un certo numero di termini che ora arrivano a scadenza legati al fatto che l'Unione europea stanzia dei fondi. Capisco che il Governo italiano voglia superare le elezioni europee, perché alla fine, questo dossier, come altri, rivela il fatto che questa coalizione è una coalizione di circostanza". "Guardate - ha continuato con chiaro riferimento alla Lega e al Movimento 5 Stelle - sono due formazioni politiche che durante la loro campagna nazionale si opponevano in modo abbastanza virulento e che si sono alleate per circostanza".
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