Facebook Pixel
Milano 19-apr
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 19-apr
17.037,65 -2,05%
Dow Jones 19-apr
37.986,4 +0,56%
Londra 19-apr
7.895,85 +0,24%
Francoforte 19-apr
17.737,36 -0,56%

ENI, produzione in crescita del 3,5% fino al 2025

Il dividendo per il 2019 sale a 86 centesimi con una crescita del 3,6% rispetto al 2018. Previsto anche un buyback di 400 milioni

Energia, Finanza
ENI, produzione in crescita del 3,5% fino al 2025
(Teleborsa) - ENI distribuirà nel 2019 un dividendo di 0,86 euro per azione, in crescita del 3,6% rispetto al 2018. E' quanto afferma il Gruppo del cane a sei zampe illustrando il piano strategico al 2022. "Avvieremo un programma di buy-back per un ammontare di 400 milioni di euro nel 2019, mentre per gli anni successivi, assumendo un leverage stabilmente inferiore al 20%, per un ammontare di 400 milioni di euro con uno scenario Brent a 60-65 dollari, o di 800 milioni di euro con uno scenario di Brent maggiore di 65 dollari al barile".

In crescita del 3,5% annuo la produzione fino al 2025. "Nell'upstream continueremo a crescere in modo organico. Grazie alla grande quantità di nuovi permessi in bacini ad alto potenziale, puntiamo a realizzare 2,5 miliardi di barili di nuove risorse perforando 140 pozzi esplorativi nei quattro anni - afferma Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di ENI. La produzione crescerà, nel periodo di Piano e oltre, del 3,5% su base annua, grazie all’avvio e al ramp-up dei nuovi progetti e ai numerosi FID che verranno approvati nel
prossimo futuro, pari a circa 3 miliardi di barili di olio equivalente di riserve. Continueremo a mantenere una forte disciplina sugli investimenti e ci aspettiamo che i nostri nuovi progetti di sviluppo raggiungeranno il breakeven a un prezzo del greggio di 25 dollari al barile".

Ebit a fine piano raddoppiato. "Entro la fine del Piano, ci aspettiamo che l’utile operativo per il Middownstream salirà a 2 miliardi di euro, più del doppio rispetto ai livelli del 2018. - ha continuato il top manager -. Grazie all’acquisizione del 20% della raffineria di Ruwais negli Emirati Arabi Uniti, un impianto top-class a livello mondiale, abbiamo rafforzato il nostro business della raffinazione. Questa acquisizione ci ha consentito di aumentare la nostra capacità globale di raffinazione del 35%, e del 40% nel 2023, portando il breakeven del margine di raffinazione a 1,5 dollari al barile. Il GNL giocherà un ruolo cruciale nella nostra crescita futura e ci aspettiamo di raggiungere 14 milioni di tonnellate all’anno (MTPA) di volumi contrattualizzati entro il 2022 e 16 MTPA entro il 2025, segnando un aumento rispetto alle indicazioni del piano precedente".

Inoltre, l'AD ha detto che ENI punta a "far crescere il nostro business delle rinnovabili in modo organico nel periodo del Piano".

Quanto alla decarbonizzazione, Descalzi ha spiegato che "è parte preponderante delle nostre ambizioni per il futuro. Affrontare la doppia sfida da un lato di soddisfare i crescenti bisogni di energia, dall’altro di ridurre le emissioni in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, rappresenta una priorità strategica per il nostro CdA. Come primo passo, il nostro obiettivo è quello di eliminare le emissioni nette dell’upstream entro il 2030".
Condividi
```