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Sciopero generale edili, 15mila persone a Roma

Lavoratori di tutti i comparti si sono riuniti nella Capitale per chiedere il rilancio del settore, i sindacati: "Far ripartire gli investimenti"

Economia, Welfare
Sciopero generale edili, 15mila persone a Roma
(Teleborsa) - Circa 15mila persone da tutta Italia hanno preso parte allo sciopero generale dell’edilizia indetto dai sindacati di categoria Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil. Lo sciopero di otto ore (l’intero turno) ha coinvolto i lavoratori di tutti i settori delle costruzioni - edilizia, legno, cemento, lapidei, laterizi - che hanno sfilato a Piazza del Popolo dalle ore 15.

Il primo risultato è stato ottenuto con l'incontro tra le parti sociali e il governo a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli e le tre sigle sindacali.

In piazza erano presenti anche i segretari generali delle sindacati confederati Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo: tanti gli striscioni che ricordavano lo slogan principale "Rilanciare il settore, rilanciare il Paese".

"Il messaggio della piazza è lavoro e diritti, dignità e qualità dell'occupazione insieme a una nuova idea di crescita del Paese, con un nuovo modo di sviluppo: per farlo, bisogna far ripartire gli investimenti", ha dichiarato il segretario generale della Cgil Landini.

"Al premier Conte come prima cosa chiederemo che si trovino le forme per sbloccare sul serio e in tempi rapidi le opere, non siamo invece disponibili ad accettare una modifica al Codice degli appalti che liberalizzi il sub-appalto e addirittura permetta l’applicazione di qualsiasi contratto. Lavoro e sblocco dei cantieri devono andare insieme al rispetto della legalità, della sicurezza e dei diritti delle persone", ha concluso.

"Bisogna rilanciare l'economia e avviare i cantieri, le risorse, i soldi ci sono: è criminale non spenderli, così si ammazza l'economia. Serve la volontà politica per farlo", gli fa eco il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo.

Soddisfatti per la partecipazione i tre segretari generali di Fillea, Filca e Feneal (Alessandro Genovesi, Franco Turri e Vito Panzarella). "Questo sciopero diventa ancora più importante per sostenere le proposte del mondo del lavoro, le quali più che rivendicare nuove regole chiedono politiche industriali, investimenti, azioni di sistema finanziarie e sulla qualità dell'occupazione, per difendere il lavoro che c'è e crearne di nuovo, stabile, ben pagato e sicuro", hanno dichiarato.
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