(Teleborsa) - I
prestiti al settore privato si confermano in crescita, soprattutto i mutui, che confermano un aumento significativo rispetto alla media delle erogazioni a famiglie ed imprese. E' quanto emerge dall'ultimo
rapporto mensile dell'ABI.
I
prestiti a famiglie e imprese registrano una
crescita su base annua dell'1,1%, stando ad una stima basata su dati bankitalia, che appare ancor più forte per il mercato dei mutui. L’ammontare totale dei
mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +
2,5% su base annua.
A fronte di un'offerta più ampia, i
tassi di interesse continuano a scendere: quelli per l'
acquisto di abitazioni si portano
all'1,91% dall'1,95% di gennaio (erano 5,72% a fine 2007), quelli per il
finanziamento alle imprese è risultato pari
all'1,49% rispetto all'1,47% il mese precedente (5,48% a fine 2007). Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,57% (2,58% il mese precedente e 6,18% prima della crisi a fine 2007).
Prosegue inoltre il ridimensionamento delle sofferenze bancarie. Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a gennaio 2019 si sono attestate a
33,4 miliardi di euro in forte calo rispetto ai 59,4 miliardi di gennaio 2018 (-26 miliardi pari a -43,7%) ed ai 77,5 miliardi di gennaio 2017 (-44 miliardi pari a -56,9%). Rispetto al
livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a
novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 55 miliardi (pari a -62,4%).