(Teleborsa) -
Fatica la Borsa di New York all'Opening Bell, ancora scossa dalle
dichiarazioni fatte ieri dalla Federal Reserve che, oltre a confermare il mantenimento inalterato dei tassi agli attuali livelli, ha rivisto al ribasso le stime di crescita statunitense per il 2019.
Non sono infatti serviti i dati macroeconomici relativi alla
richiesta di sussidi disoccupazione, in calo rispetto al mese precedente, e quelli riguardanti il
settore manifatturiero del distretto di Philadelphia, rinvigoritosi fortemente rispetto ai valori di febbraio, ad attirare sopra la parità le contrattazioni a stelle e strisce.
In questa sessione debole, il listino USA scambia con un calo dello 0,29% sul
Dow Jones, mentre, al contrario, resta piatto lo
S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 2.818,82 punti. Senza direzione il
Nasdaq 100 (-0,19%), come l'S&P 100 (-0,2%).
Nell'S&P 500, non si salva alcun comparto. Il settore
finanziario, con il suo -0,70%, si attesta come peggiore del mercato.
Tra i
protagonisti del Dow Jones,
Apple (+1,27%) e
Nike (+0,51%). I più forti ribassi, invece, si verificano su
American Express, che continua la seduta con -1,67%.
Spicca la prestazione negativa di
JP Morgan, che scende dell'1,09%.
Giornata fiacca per
Goldman Sachs, che segna un calo dello 0,71%.
Piccola perdita per
United Health, che scambia con un -0,63%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq,
Micron Technology (+5,13%),
Western Digital (+2,40%),
Applied Materials (+1,34%) e
Apple (+1,27%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Biogen, che prosegue le contrattazioni a -26,78%.
United Continental Holdings scende dell'1,83%.
Tentenna
Vertex Pharmaceuticals, che cede lo 0,98%.
Sostanzialmente debole
Liberty Global, che registra una flessione dello 0,90%.