(Teleborsa) - Il
Gruppo FS Italiane ha chiuso il 2018 in forte crescita, con un
utile netto di 559 milioni di euro (+1,3% sul 2017), miglior risultato di sempre, ed una fortissima crescita della redditività operativa.
Investimenti per 7,5 miliardi in aumento del 33% rispetto al 2017, che confermano FSI il
primo gruppo italiano quanto ad ammontare delle risorse investite. UN gigante che conta
83 mila dipendenti (+11% sul 2017) dopo 5 mila assunzioni ed ha un
impatto dello 0,9% sul PIL nazionale. La sostenibilità in primo piano di 80 mila emissioni in meno di CO2 ed obiettivi di lungo periodo quanto a sicurezza, energia consumata, emissioni e mobilità.
FS Italiane è un gruppo si concentra soprattutto sul core business e sull'Italia Guardando ai
ricavi per 12,1 miliardi (+30%), di cui 2,3 miliardi del Gruppo Anas, sono stati realizzati per il
52% nella seconda metà dell'anno, in particolare con lo sviluppo del trasporto regionale ed un recupero sul segmento a mercato.
Guardando alla
tipologia di ricavo, il
58% del fatturato è stato realizzato con il servizio di Trasporto ferroviario (Trenitalia, Mercitalia, Busitalia) ed il 39% con il segmento Infrastruttura (RFI, Italferr, Anas), mentre per area geografica emerge nettamente il
focus sull'Italia dove FSI realizza l'86% del suo fatturato, anche se non disdegna la presenza all'estero dove genera il 14% de ricavi, risultando il primo operatore del trasporto passeggeri e logistica in Grecia, secondo operatore del trasporto regionale in Germania e terzo operatore del trasporto pubblico locale in Olanda.
Anche
l'EBITDA di 2,5 miliardi (+7%) è stato realizzato perlopiù nella seconda parte dell'anno (il 52%) grazie ad un programma di taglio dei costi.
L'EBITDA margin del 20,5% conferma FSI quale
best performer in Europa, confrontandolo con il 9,9% di Deutsche Bahn (Germania) ed il 12,1% di SNFC (Francia).
Investimenti focalizzati sull'Italia e sulle infrastruttureI
7,5 miliardi di investimenti si concentrano
soprattutto in Italia (il 98%), in gran parte
sulle infrastrutture (l'84%), mentre il 15% delle risorse (circa 1,1 miliardi) viene impiegato sul Trasporto. Una parte delle risorse è poi dedicata alla digitalizzazione.
Gli investimenti per il
Trasporto privilegiano soprattutto
il servizio regionale cui va il 47% delle risorse grazie all'investimento nei nuovissimi treni e servizi regionali, mentre il 25% delle risorse va all'Alta Velocità e l'11% ai servizi merci.
Quanto alle
Infrastrutture, catalizzano ben
6,3 miliardi, per il
75% indirizzati alle infrastrutture ferroviarie e per il 22% alle infrastrutture stradali. I 48% del complessivo viene impiegato in manutenzione e sicurezza.