(Teleborsa) -
Rivisto leggermente al ribasso l'indice dell'attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da Markit.
A marzo, l'indice PMI manifatturiero si è portato a 52,4 punti, dai 52,5 della stima flash e del consensus. A febbraio l'indice era pari a 53 punti.
Il dato si conferma sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell'attività, segnalando una crescita del settore.
Diversa la visione dell'
ISM - Insitute for Supply Managemen, secondo cui l'attività manifatturiera americana registra un'accelerazione nel mese di marzo.
L'indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 55,3 punti dai 54,2 di febbraio. Il dato risulta migliore delle attese degli analisti che stimavano 54,1 punti.
Fra le varie componenti dell'indice, quella sui
nuovi ordini è salita a 57,4 da 55,5 punti, mentre quella sull'
occupazione si è portata a 57,5 da 52,3. In aumento anche la componente relativa ai
prezzi che si porta a 54,3 punti da 49,4.
L'indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, rimane sopra la soglia chiave di 50, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell'attività.