Facebook Pixel
Milano 24-apr
0 0,00%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 +0,32%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 24-apr
8.040,38 -0,06%
Francoforte 24-apr
18.088,7 -0,27%

Eurozone economic outlook: "La crescita del Pil rimane debole"

A dirlo è il rapporto elaborato da Ifo, Istat e KOF per il primo trimestre 2019. Nel corso dell'anno rallentamento dell'inflazione e rischi prevalentemente al ribasso

Economia
Eurozone economic outlook: "La crescita del Pil rimane debole"
(Teleborsa) - "Nell'orizzonte di previsione l'economia dell'area euro è prevista continuare a crescere a ritmi moderati sostenuta dagli incrementi, di intensità simile, di consumi e investimenti" mentre "l'inflazione annua assumerà un profilo meno dinamico rispetto all'anno precedente, condizionata dal calo dei prezzi dell'energia". È uno scenario di previsione caratterizzato da prospettive per lo più soggette a rischi al ribasso – soprattutto a seguito di possibili inasprimenti dei conflitti commerciali e di una eventuale "hard-Brexit" – quello delineato dall'Eurozone economic outlook I, II, III Trim 2019, il rapporto trimestrale elaborato congiuntamente dall'Istituto di studi e previsione economica tedesco Ifo, dall'Istituto nazionale di statistica italiano Istat e dall'Istituto svizzero KOF.

La crescita del Pil rimane debole –
A fronte di una decelerazione dell'economia mondiale, accompagnata da quella del commercio internazionale, i tre principali istituti congiunturali europei hanno rilevato un rallentamento del Pil dell'area euro a partire dalla seconda parte del 2018. Se nell'intero anno il Pil è aumentato dell'1,8% (+2,4% nel 2017), nel quarto trimestre 2018 l'incremento del Pil dell'area dell'euro è rimasto debole (+0,2%). Un rallentamento, dovuto all'indebolimento della crescita degli investimenti fissi lordi e della domanda estera netta, che ha riguardato in particolare la Germania (0,0% t/t) e l'Italia (-0,1%), mentre Francia e Spagna hanno mantenuto una dinamica positiva (rispettivamente +0,3% e +0,6%). Nel quarto trimestre la produzione industriale è calata dell'1,2% ed è atteso un miglioramento nel corso del 2019 (+0,2% in T2 e in T3 2019). Un'evoluzione positiva che condizionerà quella del Pil con una crescita su ritmi contenuti nel primo trimestre (+0,2%) per mostrare una lieve accelerazione nei due trimestri successivi (+0,3%).

Mercato del lavoro –
Il mercato del lavoro, che a fine 2018 ha segnato un ulteriore aumento del numero di persone occupate (+0,3% la variazione congiunturale in T4) e un livello contenuto del tasso di disoccupazione (7,8%), mantiene condizioni favorevoli anche per il 2019. Per tale motivo, si legge nel Rapporto, le spese per consumi privati sono previste aumentare nel primo trimestre (+0,3%) e nei due trimestri successivi (+0,4%). La crescita degli investimenti è, quindi, attesa proseguire sia nel primo trimestre (+0,3%) sia nel secondo e nel terzo trimestre 2019 (+0,4%).

L'inflazione rallenta – A marzo l'indice armonizzato dei prezzi al consumo dell'area euro è aumentato dell'1,4% (+5,3% l’aumento degli energetici). Nel secondo trimestre, secondo l'analisi congiunta, l'inflazione crescerà a un ritmo costante (+1,4%) per poi segnare un rallentamento in T3 (+1,2%). La previsione è legata all'potesi tecnica, nell'orizzonte di previsione, sia per il prezzo del petrolio del Brent (67 USD per barile) sia per il cambio euro/dollaro (1,14).

Rischi prevalentemente al ribasso – L'attuale scenario di previsione – conclude il Rapporto – è caratterizzato da diversi rischi al ribasso legati all'acuirsi delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, all'evoluzione della Brexit e a un più generale rallentamento dell'economia mondiale. L'aumento dell'incertezza potrebbe allo stesso tempo produrre nuove tensioni sui mercati finanziari che, al momento, riflettono una sostanziale fase di riduzione della volatilità rispetto alla fine del 2018.












Condividi
```