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Intelligenza artificiale, Commissione Ue presenta le linee guida etiche

Trasparenza, controllo algoritmi e centralità dell'uomo tra i punti chiave. Fase pilota al via a giugno, in seguito l'Europa punterà a estendere i princìpi a livello globale

Economia, Scienza e tecnologia
Intelligenza artificiale, Commissione Ue presenta le linee guida etiche
(Teleborsa) - Assicurare la fiducia nell'intelligenza artificiale e migliorare l'agire umano e i suoi diritti, senza ridurre la sua autonomia. Con questo obiettivo la Commissione europea ha presentato, ieri, le sue linee guida etiche sull'Intelligenza Artificiale (AI) a alle quali seguirà a fine giugno il lancio di una fase pilota e poi a inizio 2020 una valutazione con revisione dei punti chiave, se necessaria.

"Al centro si trova l'uomo, è l'uomo che domanda, questo è l'approccio europeo»", ha sottolineato la commissaria Ue al digitale Maryia Gabriel nel presentare i 7 principi al centro delle linee guida, redatti sulla base degli oltre 500 contributi inviati a Bruxelles dagli attori dei diversi settori coinvolti.

La prima regola, per l'Ue, è che ci sia sempre un controllo umano. Il secondo principio prevede che gli algoritmi siano sicuri, affidabili e resistenti di fronte ad errori o incoerenze delle diverse fasi del ciclo di vita dei sistemi di AI. Il terzo stabilisce che i cittadini debbano essere sempre informati dell'utilizzo dei loro dati personali e averne il pieno controllo in modo che non siano utilizzati contro di loro, in linea con le regole Ue sulla tutela della privacy del Gdpr. Il quarto principio prevede trasparenza, garantendo la tracciabilità dei sistemi di intelligenza artificiale. Il quinto è volto a garantire la diversità e la non discriminazione, con esseri umani che possano essere in grado di modificare le decisioni degli algoritmi tenendo conto di tutti i fattori necessari. Per l'Ue è necessario, inoltre, assicurare la responsabilità di chi gestisce i sistemi di calcolo in caso di danni o incidenti attraverso meccanismi di ricorso umano contro le decisioni degli algoritmi. Ultimo punto, l'intelligenza artificiale dovrà lavorare a favore del benessere sociale e ambientale, aumentando la sostenibilità ecologica.

"Una persona deve sempre sapere quando si trova di fronte a una macchina e non a un essere umano", ha spiegato Gabriel sottolineando che "i sistemi di AI devono essere riconoscibili".

L'Ue punterà a costruire una coalizione a livello internazionale per far applicare questi principi di sviluppo all'intelligenza artificiale anche a livello globale, a partire dai partner che condividono già questo approccio tra cui Canada, Giappone e Singapore.

(Foto: Lukasz Kobus - © Unione Europea)
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