(Teleborsa) - La parola magica in queste ore è senza dubbio
"crescita" che però sembra un
miraggio. Neanche a dirlo, riflettori puntati sul Governo, nell'occhio del ciclone ormai da mesi, che cerca comunque di guardare al futuro con moderato ottimismo, spazzando via
scenari nefasti, prospettati da più parti e a più riprese.
La previsione di
crescita dello 0,2% sul
2019 inserita nel
Def, il Documento di Economia e Finanza, non prende in considerazione i
Decreti crescita e
Sblocca cantieri e a febbraio l'Italia ha segnato il maggior aumento delle
produzione industriale nell'area euro. Lo ha detto il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo economico,
Luigi Di Maio, a margine della sua visita a Dubai.
ITALIA COMBATTE A TESTA ALTA - "C'è una
situazione economica europea molto critica nella quale
l'Italia combatte a testa alta, sempre grazie alle sue imprese - ha aggiunto - che ci fanno ottenere questi risultati e che sicuramente nei prossimi mesi possono migliorare, s
e investiamo su esportazioni e innovazione".
CRESCE LA PRODUZIONE INDUSTRIALE - "Voglio ricordare una cosa", ha proseguito il Leader pentastellato: sul 2019 "la Germania aveva previsto un
+1,9%" di crescita del Pil "e sta combattendo per un +
0,5. Noi abbiamo indicato
+ 0,2%, ma in questa previsione non rientravano il Decreto Crescita e Sblocca cantieri. Abbiamo segnato la
produzione industriale più alta d'Europa, la Germania - ha concluso Di Maio -
ha segnato meno 2".
SBLOCCA CANTIERI E DL CRESCITA A UN PASSO DALLA GAZZETTA - Ore febbrili per l'esecutivo gialloverde con Di Maio che annuncia: "Tra oggi e domani (16 aprile, ndr) sia lo
sblocca cantieri che il Dl crescita dovrebbero andare in Gazzetta ufficiale", spiegando che "in questa fase si è al lavoro con le associazioni di categoria" perchè ad alcune norme serve una "limatura". Il riferimento è in particolare, ha spiegato, alla norma che riguarda i risparmiatori truffati dalle banche,
"sulla quale mettiamo 1,5 miliardi e che quindi deve essere perfetta e condivisa". "In queste ore - ha concluso - ci sono
interlocuzioni tra la presidenza del Consiglio e le associazioni dei risparmiatori".