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Grandi opere, in Italia ci vogliono 14 anni per realizzarle

E' quanto emerge dalla relazione dell'Ivass "Ragioni e ostacoli all'investimento in infrastrutture"

Economia
Grandi opere, in Italia ci vogliono 14 anni per realizzarle
(Teleborsa) - Grandi opere, grande pazienza. In Italia, in media, la realizzazione di un'opera pubblica dura 4,4 anni, con punte addirittura di 14 anni per le grandi opere (di importo superiore ai 50 milioni di euro). E' quanto emerge dalla relazione "Ragioni e ostacoli all'investimento in infrastrutture" a cura del Segretario generale dell'Ivass, Stefano De Polis.

In Italia i tempi di "attraversamento", cioè il periodo che intercorre tra la fine di una fase procedurale e l'inizio di quella successiva (ad esempio, l'intervallo tra la progettazione e l'affidamento dei lavori), rappresentano in media circa il 54% della durata complessiva dei lavori pubblici; la loro eccessiva lunghezza può essere considerata indicativa di inefficienze e carenze nelle attività amministrative.

Per quanto riguarda i costi, secondo la verifica condotta nel 2018 dalla European Court of Auditors, l'Italia è il Paese dell'Unione Europea con il più alto costo di costruzione per le linee ferroviarie ad Alta Velocità già completate (28 milioni di euro per chilometro, contro i 12 della Spagna, i 13 della Germania e i 15 della Francia).

TEMPI LUNGHI - Per quanto riguarda i tempi, da indagini condotte nello scorso decennio è emerso che i tempi di realizzazione dell'Alta velocità in Italia erano circa tre volte superiori a quelli di Francia e Spagna. Risultati confermati anche dai progetti cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che indicavano per il nostro Paese ritardi di esecuzione pari a più del triplo della media europea.

COSA FARE? - "Sulla base di queste considerazioni, appare indispensabile - ha osservato De Polis - razionalizzare l'intero processo di programmazione, valutazione e monitoraggio della realizzazione dei lavori: analisi dei costi e dei benefici delle opere più accurate, da condurre nella fase di selezione delle stesse; maggiore attenzione alla qualità della progettazione; appropriato ricorso ai sistemi di e-procurement; strumenti di controllo più evoluti al fine di garantire la costante verifica delle performance operative".

(Foto: Michal Pech on Unsplash)
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