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Dissesto ambientale, 5 miliardi bloccati da un software

Oggi vertice a Palazzo Chigi. Alla base del problema un software che regola l'erogazione dei fondi in base alla "densità". Costa: "Pronte modifche alla Piattaforma"

Economia
Dissesto ambientale, 5 miliardi bloccati da un software
(Teleborsa) - Un tesoretto da 4,9 miliardi di euro stanziato dal Governo per contrastare il dissesto idrogeologico ma bloccato da un algoritmo che impedisce al ministero dell'Ambiente di utilizzare i fondi. Della questione – come scrive la Repubblica – si discuterà nel corso del vertice convocato per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi che riunirà la cabina di regia "Strategia Italia".

Per far fronte ai problemi del territorio il Governo interessato da frequenti calamità, lo scorso febbraio il premier Giuseppe Conte ha approvato un piano nazionale che prevede lo stanziamento di risorse per 10,8 miliardi di euro per il triennio 2019-2021 e, parallelamente un secondo piano dedicato alle "emergenze". Al Dipartimento della Protezione civile e al ministero dell'Ambiente è stato lasciato il compito di selezionare le opere da finanziare in via prioritaria.

Tuttavia, mentre la Protezione civile per il 2019 ha già avviato l'utilizzo di 800 milioni di risorse (tra gli altri 52 milioni in Friuli Venezia Giulia, 94 milioni in Veneto, 79 milioni a Trento e 35 milioni in Sardegna), la situazione al ministero di Sergio Costa è in stallo. Stando a un resoconto che, la Repubblica, definisce "riservato e informale" predisposto dai tecnici di Palazzo Chigi, nonostante i solleciti per velocizzare almeno gli interventi da realizzare in via prioritaria, al ministero dell'Ambiente non sarebbe ancora stato investito un euro dei 3,5 miliardi stanziati e dell'1,4 miliardi di risorse del Fondo sviluppo e coesione.

"È vero che ci sono quelle risorse a disposizione ma il loro utilizzo e la definizione dei progetti dipende dalla Piattaforma Redis" comunicano al quotidiano di Largo Fochetti dal ministero dell'Ambiente. In sostanza il software "può sbloccare i fondi solo quando il progetto è presentato dal Comune interessato e ha ottenuto il via libera dalla Regione" ma non è tutto. L'algoritmo che governa la Piattaforma agisce in base alla "densità" privilegiando "i centri con il maggior numero di abitanti" e questo, secondo lo staff di Costa, farebbe inceppare il meccanismo.

Per ovviare al problema il ministro Costa ha predisposto una modifica al funzionamento della Piattaforma, contenuto nel decreto "Cantiere ambiente".

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