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Alitalia: conto alla rovescia per la proroga

Partita da chiudere entro la seconda decade di maggio. Atlantia può coprire un terzo della quota mancante

Economia, Trasporti
Alitalia: conto alla rovescia per la proroga
(Teleborsa) - Nelle ultime ore diverse fonti autorevoli dell’economia, della finanza e del mondo dei trasporti, hanno espresso l’auspicio che, da oggi fino al nuovo termine da fissare per prorogare la scadenza odierna relativa alla presentazione dell’offerta vincolante per il nuovo corso di Alitalia, gli attori politici al Governo prendano piena coscienza di trattare il tema come operazione di mercato ad alto valore strategico. Gli attori in grado di costituire la newco che dovrà rilanciare l’ex compagnia di bandiera sono noti, come il peso e la funzione che dovranno ricoprire. Tutto ciò nell’ottica di un piano di fattibilità basato su investimenti tali da garantire profitti e continuità di servizio.

Allo stato attuale, nonostante le difficoltà a realizzare il 100% di fabbisogno del nuovo capitale, si sono create le condizioni ottimali per arrivare alla definizione del progetto. Fs, partner di assoluto valore strategico in una visione proiettata agli anni futuri in cui l’intermodalità avrà sempre più peso, e Delta Air Lines possono arrivare a pesare per il 50% della newco (35-15), mentre la conversione degli interessi del prestito ponte motiverebbe la presenza del Mef con la quota del 15%. Il restante 35% è una partita a cui non può che essere destinato un partner che abbia solidi capitali e affinità con il mondo dei trasporti. I fari puntati su Atlantia rispondono a questa logica.

Solo in presenza di una manifestazione di interesse e dell’impegno ad avviare un confronto finalizzato alla partecipazione alla newco, la proroga della scadenza odierna assume senso. Sempre tenendo conto che i tempi concessi dall’economia e dal mercato non coincidono con le scadenze politico-elettorali. Andare oltre la seconda decade di maggio esporrebbe Alitalia a grossi rischi di cassa. Lo sanno bene i tre commissari che hanno posto il veto a ogni ipotesi di rimando a lungo termine.

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