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Coldiretti, sbalzi termici: produzione agricola a rischio. In 10 anni 14 miliardi di perdite

Pioggia e soprattutto grandine più abbondante e consistente mettono In pericolo un anno intero di lavoro su frutta e verdura

Agroalimentare, Ambiente, Economia
Coldiretti, sbalzi termici: produzione agricola a rischio. In 10 anni 14 miliardi di perdite
(Teleborsa) - Sbalzi termici con pioggia violenta e forti grandinate grave rischio di danni per produzione di ortofrutta in questa primavera. Gli improvvisi bruschi abbassamenti delle temperature oramai quasi abituali in primavera rischiano infatti di compromettere la produzione nazionale di frutta come albicocche, pesche, susine che assieme ad altri prodotti dell'agricoltura si stanno iniziando a raccogliere da alberi e campi. L'allarme lo ha lanciato Coldiretti sottolineando la serietà delle conseguenze nelle campagne dell'ondata artica di maltempo e neve con l'arrivo del vortice polare che sta colpendo l'Italia dopo un inverno caldo e siccitoso con temperature di 0,40 gradi superiori alla media storica e 1/3 di pioggia in meno caduta sull'intera Penisola.



"Se la neve in montagna è positiva per ripristinare le scorte idriche - rileva Coldiretti - la caduta della grandine a macchia di leopardo è l'evento pià temuto dagli agricoltori in questo momento perché si abbatte sulle verdure e sui frutteti spogliando le piante e compromettendo irreversibilmente i raccolti, vanificando un intero anno di lavoro. La dimensione dei chicchi di grandine è oltretutto considerevolmente aumentata negli ultimi anni nei casi di eventi estremi come quello che sta attraversando l'Italia".

Non risulta ancora sufficiente l'adozione di già estesi sistemi di reti antigrandine per salvaguardare la produzione minacciata dalle conseguenze del maltempo. L'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai assunta a norma e si manifesta appunto con una più elevata frequenza di sbalzi termici significativi, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense con repentini passaggi dal caldo al freddo. Le anomalie climatiche, con il ripetersi di eventi estremi - rende noto Coldiretti - sono costate all'agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne".
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