(Teleborsa) - La
Camera dei Deputati ha dato il
primo via libera alla riforma costituzionale che prevede il
taglio dei parlamentari a partire dalla prossima legislatura. Il voto si è concluso con
310 sì, 107 no e 5 astenuti.
Il testo, già licenziato dal Senato lo scorso 7 febbraio,
tornerà a Palazzo Madama per la seconda lettura ed in caso di approvazione senza modifiche un'ultima volta a Montecitorio per la seconda ed ultima approvazione, così come previsto dall'ordinamento per le leggi di riforma costituzionale.
La riforma del taglio dei parlamentari riguarda gli
articoli 56, 57 e 59 della Costituzione e prevede la
riduzione di oltre un terzo del numero di senatori e deputati che passeranno
da 945 a 600.
Più in dettaglio il numero dei
Deputati sarà ridotto
dagli attuali 630 a 400, includendo la riduzione dei deputati della sezione Estero che scendono da 12 a 8, mentre il numero dei
Senatori sarà ridotto
da 315 a 200, compresi quelli eletti all'Estero che passano da 6 a 4. Per quanto riguarda i
senatori a vita la norma indica in
cinque il numero massimo che il Capo dello Stato può nominare, mentre resta invariata la norma dei
senatori a vita "di diritto" rappresentati dagli ex Presidenti della repubblica.