(Teleborsa) -
Accelera il commercio estero e cresce il surplus della bilancia commerciale italiana a marzo. Secondo gli ultimi dati Istat, si stima che il
surplus commerciale sia aumentato di 100 milioni di euro da +4.525 milioni a marzo 2018 a
+4.625 milioni a marzo 2019. Nel primo trimestre dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +8.189 milioni (+18.327 milioni al netto dei prodotti energetici).
A marzo 2019 si stima un
moderato incremento congiunturale sia per le
esportazioni (+0,3%) che per le
importazioni (+0,7%). L’aumento congiunturale dell’export è determinato dalle vendite verso i paesi Ue (+0,9%), mentre quelle verso l’area extra Ue sono in lieve flessione (-0,5%).
Nel
primo trimestre del 2019, rispetto al precedente, si registra una contenuta crescita delle
esportazioni (+0,5%) e una consistente riduzione delle
importazioni (-3,4%).
La
dinamica tendenziale invece evidenzia un
export stazionario, sintesi di un andamento
positivo per l’area Ue (+2,2%) e negativo per quella extra Ue (-2,8%). Le
importazioni sono in
lieve contrazione (-0,3%), sia dall’area Ue (-0,1%) sia da quella extra Ue (-0,5%). La crescita tendenziale è
frenata dai beni strumentali, ove nel mese precedente e nel confronto con l’anno precedente si erano registrate
movimentazioni occasionali di elevato impatto, al netto delle quali si stima un aumento dell’export pari a +1,3% su base annua e a +1,1% su base mensile.
Tra i settori che contribuiscono positivamente alla
variazione tendenziale dell’export nel mese di marzo 2019, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+17,2%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+9,2%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+4,0%). Questa positiva dinamica, comune anche ad altri paesi dell’Ue nei primi mesi dell’anno,
sembrerebbe riflettere anche l’incertezza dello scenario "Brexit".
I
paesi che contribuiscono maggiormente all'incremento delle
esportazioni sono infatti
Regno Unito (+23%), Svizzera (+17,3%) e Francia (+3,1) mentre flette l’export verso Stati Uniti (-11,1%), Turchia (-15%) e, in misura più contenuta, Germania (-2,5%).
Nel mese di marzo 2019 si stima che l’indice dei
prezzi all’importazione aumenti dello
0,6% in termini congiunturali e
dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Su base annua, al netto dell’energia, si registra un lieve aumento dell’indice generale dei prezzi all’importazione (+0,4%).