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Venezia, oggi Toninelli al question time della Camera su grandi navi

Ieri dal Mit espressa necessità di riattivare gruppo di lavoro per approfondire analisi di rischio su transito in Laguna e annunciata delocalizzazione del traffico crocieristico

Economia, Trasporti
Venezia, oggi Toninelli al question time della Camera su grandi navi
(Teleborsa) - Mentre – in seguito all'incidente navale avvenuto domenica nel Canale della Giudecca – la Procura della repubblica di Venezia ha aperto un'indagine per "danneggiamento con pericolo colposo di naufragio", manca ancora una linea chiara sui provvedimenti da prendere. Fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno smentito l'ipotesi di trasferire il traffico delle navi da crociera a Marghera e, al momento, l'unica soluzione in campo sembra essere quella caldeggiata lunedì scorso al termine di un vertice in Prefettura, ovvero l'utilizzo del canale Vittorio Emanuele III "il prima possibile".

È in questo contesto di incertezza che, oggi, alle 15 il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, sarà chiamato a rispondere alle interrogazioni poste durante il question time a Montecitorio. Leu chiederà conto al Ministro delle iniziative volte al blocco immediato del passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco a Venezia, anche valutando le soluzioni alternative previste dal cosiddetto "decreto Clini-Passera". Forza Italia interrogherà Toninelli sul passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini, dei turisti e dei lavoratori mentre l'interrogazione del Movimento cinque stelle verterà sulle iniziative volte a individuare soluzioni alternative per l'approdo della crocieristica a Venezia.

Intanto il Mit ieri – in una nota inviata al provveditore interregionale alle opere pubbliche per il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia, alla Capitaneria di porto di Venezia e all'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale – ha affermato la necessità di riattivare "il gruppo di lavoro costituito nel marzo del 2017 dalla Capitaneria di porto di Venezia e che ha portato all'adozione, da parte dell'Autorità marittima, dell'ordinanza n. 17 del 2018" al fine di procedere alle "attività di studio occorrenti per un approfondimento delle analisi di rischio connesse al transito delle grandi navi nelle acque lagunari di Venezia, tenendo in debita considerazione anche le risultanze che emergeranno all'esito delle indagini tecniche relative al sinistro occorso".

"Il sinistro causato dalla nave da crociera Msc Opera – afferma il Mit – ha evidenziato, ancora una volta la particolare vulnerabilità della laguna di Venezia ai rischi connessi al traffico marittimo delle navi adibite al trasporto di merci e passeggeri superiori a 40mila tonnellate di stazza lorda, con particolare riferimento al transito delle stesse nel Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca". Per questo motivo – prosegue la nota – il Ministero "ha intrapreso le occorrenti iniziative finalizzate a individuare idoneo sito per la realizzazione del nuovo terminal crocieristico". Il Mit ha sottolineato, tuttavia, come "l'iter tecnico-amministrativo occorrente per vagliare le ipotesi progettuali di delocalizzazione del traffico crocieristico, così come quello volto a rendere immediatamente praticabili vie di navigazione alternative al transito delle grandi navi'nel Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca" comportino tuttavia "tempistiche senz'altro incompatibili con l'urgente necessità di mitigare ulteriormente i rischi connessi al transito delle unità navali".

Sulla questione, ieri, si è espresso anche il ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio. "Bisogna trovare un'alternativa, non si possono cacciare le navi da crociera da Venezia, in generale. Perché se noi togliamo – e lo dico da ministro del Turismo e da operatore del settore – le crociere da Venezia, le compagnie di navigazione delle crociere le tolgono da tutto l'Adriatico", ha affermato il Ministro. "La cosa su cui vogliamo lavorare è una soluzione alternativa che permetta ai croceristi, alle navi da crociera, di considerare quella destinazione ancora interessante, in caso contrario la Regione Veneto e la Regione Marche subiranno un danno, perché le navi da crociera una volta arrivate in Puglia tireranno dritto senza risalire il mar Adriatico" ha concluso Centinaio sottolineando, tuttavia, come tale alternativa studiata dalla Regione Veneto sia osteggiata dal Mit.
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