(Teleborsa) -
L'Italia chiederà un portafoglio economico di peso nel prossimo consiglio Europeo. A dirlo è il premier
Giuseppe Conte che ha riferito in mattinata alla Camera in vista del prossimo Consiglio UE in programma il 20 e il 21 giugno.
Tema centrale dell'intervento è stata la posizione italiana per le
prossime nomine europee, a partire dalla presidenza del Consiglio UE, il primo degli importanti appuntamenti che attendono le istituzioni UE nei prossimi mesi.
PORTAFOGLIO ECONOMICO PER L'ITALIA - "L'Italia auspica per sé, in linea col suo ruolo nella storia, un
portafoglio economico di prima linea" , ha dichiarato Conte. Per il premier italiano è di "fondamentale importanza che da tale confronto emerga un segnale ai cittadini circa la capacità di tenere conto della domanda di cambiamento dei cittadini emerso dalle elezioni europee".
IL POST VOTO - "Le
istituzioni UE devono essere all'altezza della domanda di cambiamento", ha insistito Conte. "L'Unione Europea deve riuscire a decidere non solo da chi, ma anche in quale direzione, essere guidata e queste decisioni devono essere equilibrate ed efficaci", sottolinea il premier che chiede "rapide e consensuali".
EQUILIBRIO PER LE NOMINE - Conte torna a insistere sul concetto di equilibrio nella scelta delle nomine UE. "Devono essere rispettati i criteri di equilibrio geografico, politico, di dimensione degli Stati membri, di genere.
Si decida in coerenza con una logica di pacchetto,
in modo da avere una logica unitaria di tutti gli equilibri".
LA CRESCITA - Altro tema è quello della crescita. Per Conte, i nuovi vertici europei "devono essere all'altezza della posta in gioco nei prossimi anni. Soluzioni sono improcrastinabili e devono svilupparsi in una strategia nuova, che
veda la crescita non più antitetica alla stabilità e la solidarietà non antitetica alla responsabilità".
IMMIGRAZIONE E DIRITTI SOCIALI - Tra le priorità del Consiglio UE, il presidente del Consiglio elenca la "
governance europea multilivello sull'immigrazione, basata sulla solidarietà e sull'equa condivisione, una decisa politica europea dei rimpatri e del contrasto al traffico illegale degli esseri umani", interventi sul "pilastro dei
diritti sociali per proteggere i disoccupati e realizzare il
salario minimo europeo" e il "
budget dell'eurozona".