(Teleborsa) - A quasi
tre anni dal crollo del Ponte di Annone, avvenuto il 28 ottobre del 2016, è stato
tagliato il nastro della nuova costruzione. Alla cerimonia erano presenti il Presidente della Regione Lombarida,
Attilio Fontana, il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti
Danilo Toninelli, il Presidente della Provincia di Lecco,
Claudio Uselli e il Sindaco di Annone
Patrizio Sidoti.
Il Ministro Toninelli, dopo aver scambiato alcune parole con la vedova del'insegnante
Claudio Bertini, morto a seguito del crollo del cavalcavia, ha dichiarato: "Quello che vareremo
nei prossimi anni sarà
il più grande piano infrastrutturale di manutenzione dell'esistente. Perché il
Ponte Morandi ci insegna tante cose, perché ci sono delle strade statali che sono state chiuse dai magistrati perché erano cattive condizioni. Bisogna evitare che ci siano altri morti come quando un cavalcavia crolla in testa a uno che sta andando a lavorare o sta vivendo normalmente."
"Nel
contratto di programma ANAS 2014-2020 che stiamo aggiornando - ha aggiunto il Ministro - finalmente metteremo l’impronta di questo governo. Dal
60 al 70% sarà
rimodulato per la
manutenzione dell’esistente, ordinaria e straordinaria. Significa
migliaia e migliaia di piccoli cantieri su tutto il territorio nazionale. Ci saranno tante imprese locali che lavoreranno a tante opere sui territori che permettono a noi, gente per bene, di andare a lavorare e vivere in una quotidianità normale senza che un ponte ci cada sulla testa."
Alla domanda sulla possibilità di un'ulteriore analisi costi-benefici sulla
TAV, Toninelli ha risposto che vorrebbe
impegnare i soldi necessari a "fare un buco in una montagna" per altre opere. Ribadendo infine il NO alla TAV secondo la linea del Movimento 5 Stelle.