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Piazza Affari frena i Listini europei che chiudono senza slancio

Commento, Finanza
Piazza Affari frena i Listini europei che chiudono senza slancio
(Teleborsa) - Seduta difficile per la Borsa di Milano, che ha agito da freno nel panorama dei mercati europei, i quali concludono con performance molto contenute.



Seduta in frazionale ribasso per l'Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,49%. Scambia in retromarcia l'oro, che scivola a 1.427,7 dollari l'oncia. Seduta in frazionale ribasso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia, per ora, sul parterre lo 0,42%.

Balza in alto lo spread, posizionandosi a +197 punti base, con un incremento di 6 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,62%.

Tra gli indici di Eurolandia giornata moderatamente positiva per Francoforte, che sale di un frazionale +0,26%, seduta senza slancio per Londra, che riflette un moderato aumento dello 0,21%, e senza slancio Parigi, che negozia con un +0,03%.

Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che lascia sul terreno il 2,03%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share è crollato dell'1,91%, scendendo fino a 23.570 punti. In ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-1,05%), come il FTSE Italia Star (-0,9%).

A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,43 miliardi di euro, con un incremento di ben 492,2 milioni di euro, pari al 25,43% rispetto ai precedenti 1,94 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,68 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,84 miliardi di azioni.

Su 218 titoli trattati in Borsa di Milano, 154 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 45. Invariate le rimanenti 19 azioni.

In luce sul listino milanese i comparti tecnologia (+1,91%) e chimico (+0,68%).

Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori utility (-3,86%), bancario (-2,89%) e telecomunicazioni (-2,18%).

Maglia rosa tra i titoli del FTSE MIB a mostrare un buon guadagno, STMicroelectronics ottiene un +2,29%.

Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Banco BPM, che ha terminato le contrattazioni a -6,03%.

Soffre UBI Banca, che evidenzia una perdita del 4,48%.

Lettera su Terna, che registra un importante calo del 4,15%.

Affonda Enel, con un ribasso del 4,13%.

Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Saras (+2,10%), Zignago Vetro (+1,35%) e SOL (+0,75%).

I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Banca MPS, che ha archiviato la seduta a -5,79%.

Crolla Datalogic, con una flessione del 3,94%.

Vendite a piene mani su Tinexta, che soffre un decremento del 3,36%.

Pessima performance per Credito Valtellinese, che registra un ribasso del 3,08%.

Tra i dati macroeconomici rilevanti, mercoledì alle 02:30, in Giappone, sarà pubblicato il PMI manifatturiero. Il Purchasing Managers Index (PMI) è l'indice, espresso in punti, dell'attività produttiva di un paese. E' basato sulla valutazione dei responsabili degli uffici acquisti e di conseguenza è rappresentativo della capacità produttiva e dell'occupazione del settore manifatturiero.

È previsto dall'Unione Europea l'annuncio del dato M3, atteso mercoledì alle 10:00, per il quale gli addetti ai lavori prevedono un valore di 4,7%. L'aggregato M3 include tutte le altre attività finanziarie quali depositi bancari e d'altro tipo non trasferibili a vista mediante assegno, oltre a tutte le attività finanziarie che come la moneta possono fungere da riserva di valore: obbligazioni e titoli di stato con scadenza a breve termine.

È previsto dall'Unione Europea l'annuncio del dato PMI composito, atteso mercoledì alle 10:00 (valore previsto: 52,1 punti). Il Purchasing Managers Index (PMI) composito misura la crescita dell'attività economica nella Zona Euro.
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