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Industria, Istat: a luglio stabili i prezzi alla produzione

I prezzi dell’industria rimangono invariati rispetto al mese precedente mentre crescono, anche se in misura contenuta, i prezzi dei servizi e delle costruzioni

Economia, Macroeconomia
Industria, Istat: a luglio stabili i prezzi alla produzione
(Teleborsa) - I prezzi dell’industria rimangono invariati rispetto al mese precedente mentre crescono, anche se in misura contenuta, i prezzi dei servizi e delle costruzioni. Il progressivo ridimensionamento della crescita tendenziale dei prezzi dell’industria iniziato a novembre 2018 segna a luglio 2019 una variazione negativa, la prima da novembre 2016, condizionata dalla flessione dei prezzi del settore energetico. Per il settore delle costruzioni rallenta la dinamica tendenziale negativa iniziata a marzo 2019. Il contenuto aumento congiunturale dei prezzi dei servizi registrato nel secondo trimestre dell’anno annulla la limitata flessione rilevata nel primo, riportando il livello dei prezzi nel secondo trimestre dell’anno in linea con l’ultimo trimestre del 2018, confermando cosi un profilo congiunturale stazionario per il primo semestre 2019.

E' la fotografia scattata dall'Istat sui prezzi alla produzione che stima per il mese di luglio una dinamica congiunturale stazionaria dell’indice dei prezzi alla produzione dell’industria mentre, su base annua, si registra una contenuta flessione (-0,5%).

Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria rimangono invariati su giugno 2019 e diminuiscono dello 0,8% su base annua. Al netto del comparto energetico la dinamica congiunturale è nulla, l’incremento tendenziale è pari allo 0,5%.

Sul mercato estero la variazione congiunturale è lievemente positiva (+0,1%), anche se le aree mostrano andamenti divergenti (-0,1% per l’area euro, +0,2% per l’area non euro). Su base annua si registra un aumento dello 0,3% (+0,2% per l’area euro, +0,3% per l’area non euro).

Nel trimestre maggio-luglio 2019 l'istituto di statistica stima una flessione dei prezzi alla produzione nell’industria pari allo 0,9% sul trimestre precedente; la dinamica congiunturale dei prezzi è negativa sul mercato interno (-1,2%) e positiva su quello estero (+0,2%).
Il settore manifatturiero che presenta l’aumento tendenziale più ampio dei prezzi alla produzione, diffuso a tutti i mercati, è la fabbricazione dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+1,4% sul mercato interno, +0,4% sul mercato estero area euro e +1,9% su quello non euro).

Gli incrementi più rilevanti si registrano sul mercato interno per i settori dell’industria dei prodotti farmaceutici (+2,1%) e dell’industria dei mezzi di trasporto (+1,8%), sul mercato estero area euro nel settore dell’industria dei computer e prodotti di elettronica (+1,8%) e per i prodotti chimici (+1,3%), sull’area non euro per l’industria del tessile (+1,9%). Tra tutti i settori, l’industria dei prodotti petroliferi è quello che registra la flessione più sostenuta sia sul mercato interno (-5,1%) che sul mercato estero (-7,9%); più marcata la diminuzione per l’area non euro (-8,1%) rispetto all’area euro (-2,5%).

A luglio i prezzi alla produzione delle costruzioni sono attesi in crescita dello 0,8% in termini congiunturali mentre decrescano dello 0,3% su base annua.

Nel secondo trimestre 2019 si stima che l’indice totale dei prezzi alla produzione dei servizi aumenti dello 0,2% sul trimestre precedente e dell’1,4% su base annua. Il settore che registra l’aumento tendenziale più ampio è quello del trasporto marittimo e costiero (+13,9%); la flessione tendenziale maggiore si rileva per i servizi di telecomunicazione (-5,2%).
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