(Teleborsa) -
"Con i consumi stagnanti occorre scongiurare
ogni ipotesi di aumento dell'Iva sui
prodotti alimentari, per non cadere in una
pericolosa fase di recessione ma anche per evitare di pesare negativamente sulla salute dei cittadini". Questo l'allarme lanciato dal Presidente della Coldiretti Ettore Prandini in vista del varo della nota di aggiornamento al Def (NADEF), da parte del Consiglio dei Ministri, in programma oggi
30 settembre. Ad
evidenziare la situazione di stagnazione è il fatto che nel primo semestre del 2019 i consumi alimentari crescono
appena dell'1,1%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo una analisi Coldiretti sulla base dei dati Ismea/Nielsen, con un pericoloso spostamento verso l'acquisto di cibi
low cost. La spesa alimentare - ricorda Coldiretti - è la
principale voce del budget delle famiglie dopo l'abitazione con un importo complessivo di
244 miliardi, quindi, un elemento fondamentale per la
ripresa dell'economia."Oltre a deprimere i consumi, l'aumento dell'Iva sui prodotti alimentari rischia di avere gravi contraccolpi sulla salute dei cittadini poichè priverebbe molti di loro della possibilità di acquistare prodotti importanti per il proprio benessere, a partire da quella della Dieta Mediterranea, con il paradosso che il provvedimento finirebbe per far aumentare la
spesa sanitaria a carico dello Stato invece delle entrate", spiega ancora Prandini sottolineando che
"non bisogna poi dimenticare che ben 2,7 milioni di persone in Italia sono costretti già oggi a chiedere
aiuto per il cibo da mangiare".