(Teleborsa) - Il
mercato immobiliare resta al palo in Italia, confermandosi in controtendenza rispetto al resto dell'UE. Nel secondo trimestre, i
prezzi delle case si sono infatti
ridotti dello 0,2% in Italia, a fronte di una
crescita tendenziale del 4,2% registrata nella
Zona Euro e nel complesso dell'
Unione Europea.
Anche considerando la
variazione del trimestre rispetto al trimestre precedente c'è un Paese che sottoperforma il resto dell'Area. Se
in Italia si registra un
aumento dei prezzi dell'1,3%, il primo dopo tre trimestri negativi, in
Eurozona c'è stata una crescita più forte dell'
1,7% e nel complesso dell'
UE a 28 dell'
1,6%.
Per quanto riguarda il resto d'Europa, gli aumenti più consistenti su base annua si sono registrati in Ungheria (+14%), Lussemburgo (+11,4%), Croazia (+10,4%) e Portogallo (+10,1%). La crescita più ampia del trimestre invece è stata registrata da Latvia (+5,6%), Lussemburgo (+5,1%) e Cipro (+4,2%).