(Teleborsa) - "
Vogliamo snellire i rapporti tra le Amministrazioni Pubbliche, i cittadini e le imprese, al fine di garantire ai destinatari l'immediata ed agevole conoscibilità, con
modalità digitali, degli atti ad essi diretti e, nel contempo, di eliminare i disagi che attualmente si determinano".
È quanto annuncia la
vice ministra all'Economia Laura Castelli in una nota, spiegando che si tratterà di "
una rivoluzione digitale, con un
doppio impatto. Consistenti
risparmi economici per le amministrazioni ed
uno rilevante in termini ambientali, attraverso la
trasformazione green del processo di notifica, con riduzione di utilizzo della carta stampata e delle conseguenti emissioni di CO2".
Nel dettaglio, la
società PagoPA Spa realizzerà e gestirà una piattaforma digitale, che verrà utilizzata dalle Pubbliche Amministrazioni, dagli agenti della riscossione e dalle società iscritte nell'apposito Albo tenuto dal MEF e che comuni e province potranno utilizzare per le
attività di liquidazione, accertamento e riscossione delle proprie entrate.
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Attraverso tale piattaforma verranno resi disponibili atti, provvedimenti e comunicazioni indirizzati a tutti i soggetti, pubblici o privati, aventi la residenza o la sede legale sul territorio nazionale, anche tramite terzi (coniuge, parenti o affini entro il quarto grado o intermediari)", specifica la viceministra, sottolineando che "i cittadini saranno obbligati ad accedere - personalmente o mediante un delegato - all'apposita area personale della piattaforma".
La piattaforma porterà anche delle
modifiche alla data di notifica e la conseguente decorrenza dei termini. Il perfezionamento della notificazione avverrà, infatti, "per gli atti che le Amministrazioni renderanno disponibili nella Piattaforma in ciascun bimestre dell'anno,
all'ultimo giorno del secondo mese successivo, e ciò a prescindere dall'effettivo accesso alla stessa Piattaforma da parte dei destinatari".
A fronte di un
volume annuo di atti stimato a circa 32 milioni, continua Castelli, "il
45% di tali atti viene attualmente notificato per irreperibilità relativa o assoluta del destinatario, originando
diversi adempimenti gestionali derivanti dalle conseguenti formalità di deposito, affissione e avviso, oltre che un cospicuo contenzioso. Al riguardo, infatti, circa il 60% dei ricorsi incardinati avverso atti emessi dall'agente della riscossione afferisce ad asseriti vizi di notifica".
Con le nuove modalità di notifica, sottolinea la viceministra, "ci sarà
un'immediata contrazione delle anticipazioni finanziarie, per un
ammontare annuo non inferiore a 50 milioni di euro (spese vive di notifica), nonché una riduzione dei costi connessi al contenzioso, per circa 55 milioni all'anno".
Fronte
Agenzia delle Entrate, conclude Castelli, "potrebbe attendersi una
significativa riduzione dei costi netti di notifica e spedizione, attualmente stimati in circa 41 milioni di euro annui (calcolati al netto delle somme recuperate a titolo di rimborso per le spese di notifica e spedizione, ove previsto)".