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Ferriera Servola: vittoria sì a referendum su accordo sindacale

Patuanelli: "Esito del referendum è un passaggio fondamentale. Monitorerò il rispetto dei patti"

Economia
Ferriera Servola: vittoria sì a referendum su accordo sindacale
(Teleborsa) - Vincono i sì al referendum sull'accordo sindacale presentato dal Gruppo Arvedi il 23 dicembre scorso al Mise. Con circa il 60% dei voti (su 513 aventi diritto al voto, 277 dipendenti hanno deciso per il sì e 192 per il no) i lavoratori della Ferriera di Servola (Trieste) hanno approvato l'ipotesi d'accordo raggiunta qualche giorno fa da una parte sindacale, che prevede la gestione dei circa 450 esuberi dovuti alla chiusura dell'area a caldo della Ferriera attraverso un piano di ricollocazione sostenuto dall'accordo di programma sottoscritto in sede governativa.

"L'esito del referendum è un passaggio fondamentale, che abbiamo atteso in rispettoso silenzio. È il presupposto per la sottoscrizione dell'accordo di programma che sarà definito nei prossimi giorni. Come Ministro, ma prima ancora da concittadino, monitorerò il rispetto dei patti e garantirò il massimo impegno in una fase fondamentale di transizione" ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

A sostenere il sì all'intesa sindacale parte integrante dell'Accordo di Programma sono state le sigle Fim Cisl, Uilm, Failms e Usb. "Oggi – ha detto Antonio Rodà della Uilm – è una giornata storica. Si tratta del migliore risultato che si potesse ottenere. Il lavoro, però, non finisce qua, ma prosegue con il confronto in ambito istituzionale. Ora si passa alla conclusione dell'Accordo di Programma, speriamo nel minor tempo possibile. Auspichiamo che la firma possa arrivare entro la fine di questo mese". Soddisfazione anche da parte della Cisl. "Anche Regione e Comune devono mantenere le promesse fatte nei confronti degli occupati in maniera tale da assicurare un percorso a tutti i lavoratori", ha commentato Umberto Salvaneschi.

A essere amareggiata per il risultato è, invece, la Cgil che si era da subito detta contraria all'accordo, definendo il documento "senza alcuna garanzia in termini occupazionali". "Il risultato di oggi è una sconfitta per tutti. Con la vittoria dei sì, si chiudono 123 anni di siderurgia triestina senza prospettive certe – ha affermato il segretario della Fiom-Cgil di Trieste, Marco Relli –. Da soli abbiamo preso il 40% dei voti. Una sigla contro quattro. Se avessero votato anche i somministrati, saremmo andati in pari". Domani alle 11, a Trieste, la Fiom-Cgil terrà una conferenza stampa per presentare le prossime iniziative.
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