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Coronavirus, AIE: ricadute notevoli su petrolio, forte taglio domanda

Calo 435.000 barili al giorno nel trimestre in corso, primo in oltre 10 anni

Economia
Coronavirus, AIE: ricadute notevoli su petrolio, forte taglio domanda
(Teleborsa) - ll Coronavirus avrà un impatto "significativo" sulla domanda globale di petrolio, la cui previsione di crescita quest'anno è stata drasticamente rivista e il primo trimestre registrerà la prima contrazione in oltre 10 anni. Lo sostiene l'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) che ha tagliato di 365.000 barili al giorno le sue stime sulla crescita della domanda di greggio per il 2020, scendendo a 825.000 barili al giorno, il livello più basso dal 2011.



L'Aie ha registrato, inoltre, una diminuzione di 435.000 barili al giorno della domanda complessiva di petrolio nel trimestre in corso. Si tratta del primo calo trimestrale in oltre 10 anni. Ieri l'OPEC aveva ridotto la sua stima sulla crescita della domanda di greggio di 230.000 barili al giorno.

L'Agenzia, sottolineando "la grande emergenza globale per la salute pubblica", ha rilevato che "esiste già un significativo rallentamento del consumo di petrolio e dell'economia in Cina più in generale". Secondo l'Aie alla epidemia di Sars nel 2003 la Cina è cambiata enormemente. Oggi, ha osservato l'Agenzia, "è fondamentale per le catene di approvvigionamento globali e c'è stato un enorme aumento dei viaggi da e verso il paese, aumentando così il rischio di diffusione del virus. Nel 2003, la domanda di petrolio della Cina era di 5,7 milioni di barili al giorno ma l'anno scorso è più che raddoppiata a 13,7 milioni (14% del totale globale). La sola Cina ha rappresentato oltre i tre quarti della crescita della domanda nel 2019".
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