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Brexit, Nissan: a rischio gli stabilimenti in Europa

De Ficchy: "Senza accordo commerciale con UE, il sito di Sunderland potrebbe chiudere con conseguenze pesanti per la strategia del Gruppo"

Economia, Industria
Brexit, Nissan: a rischio gli stabilimenti in Europa
(Teleborsa) - Nissan lancia l'allarme sul futuro dei suoi stabilimenti in Europa a seguito della Brexit. A essere particolarmente a rischio è lo stabilimento di Sunderland, in Inghilterra, dove si produce il Qashqai, il best seller europeo del Gruppo, insieme al Juke e al Leaf elettrico.



Lo ha detto Gianluca de Ficchy, presidente di Nissan Europe in conferenza stampa a Parigi, che ha richiamato l'attenzione anche sul sito spagnolo del marchio che già ora soffre del crollo della domanda.

A preoccupare maggiormente il colosso giapponese è la possibilità che la Gran Bretagna non raggiunga un accordo di libero scambio con l'Unione Europea, cuore delle trattative in corso per il 2020 dopo la Brexit.

Secondo de Ficchy, con una tariffa del 10% su automobili e ricambi non solo si rischierebbe la chiusura dello stabilimento inglese, la cui produzione è diretta per tre quarti in Europa, ma si metterebbe a rischio l'intera strategia europea di Nissan.

"Non sarebbe più fattibile per noi. Semplicemente non riusciremo a vendere le nostre auto", ha dichiarato il presidente.

La conferenza indetta da Nissan Europe arriva a ridosso dell'inizio delle trattative intraprese dal premier inglese Boris Johnson con l'Unione.

Il colosso asiatico sta cercando di far sentire il suo peso per evitare il tracollo del suo stabilimento chiave per l'Europa, ma gli effetti della Brexit sono già evidenti. Nissan ha infatti ha tagliato le sue previsioni sugli utili per l'intero anno e ha annullato il pagamento dei dividendi di fine anno, con le azioni della casa automobilistica in calo di circa il 21% dall'inizio del 2020.

De Ficchy ha anche ipotizzato la possibilità di utilizzare gli stabilimenti del partner Renault SA, ma si tratterebbe di uno sconvolgimento totale della produzione che non solo sarebbe costoso ma richiederebbe anni soprattutto in un momento in cui il mercato automobilistico sta diventando sempre più competitivo e sta subendo un cambiamento tecnologico.
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