(Teleborsa) -
L'Asia torna a scendere sui segnali di indebolimento che arrivano dai future USA, dopo il r
ally messo a segno da Wall Street, per ragioni essenzialmente tecniche. Restano dubbi sull'adeguatezza degli aiuti per affrontare
l'emergenza Coronavirus, mentre tornano a salire in Cina e Corea del Sud i contagiati da Covid-19.
Il petrolio si ferma dopo il rimbalzo di ieri, con il
WTI che si attesta sui 34 dollari al barile, in attesa di novità sui tagli alla produzione (USA e Russia sembrerebbero incluni a concordare una riduzione generalizzata dell'output).
La
Borsa Tokyo chiude in forte ribasso, con l'indice
Nikkei che termina in ribasso del 2,27% a 19.416 punti, mentre il Topix è scivolato a 912 punti (-1,60%). IN forte calo anche
Seoul che termina con un -2,78%.
In calo anche le borse cinesi, con
Shanghai segna un -0,63% e
Shenzhen che perde l'1,25%. Cedente
Taiwan (-1%).
Stessa impostazione per le altre borse che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, con
Hong Kong che viaggia in calo dello 0,65%, seguita da
Singapore -1,24%,
Jakarta -0,59%,
Bangkok -1,03%. In controtendenza
Kuala Lumpur +1,05%.
Torna operativa la borsa indiana di
Mumbay, dopo la festività di ieri e segna un +0,23%, mentre affonda
Sydney (-3,44%).