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Coronavirus, Gualtieri: "Nessuno sarà lasciato solo ma chi può paghi imposte"

A "Che tempo che fa" il ministro dell'Economia ha annunciato che porterà in Cdm un maxi-dl da 25 miliardi

Economia
Coronavirus, Gualtieri: "Nessuno sarà lasciato solo ma chi può paghi imposte"
(Teleborsa) - "Nessuno sarà lasciato solo". Questo il messaggio lanciato, ieri, dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a "Che tempo che fa" annunciando il "decreto di marzo". Dopo aver ipotizzato un primo decreto da 12 miliardi, il Ministro ha, infatti, deciso di portare in Cdm un maxi-dl da 25 miliardi, l'intera cifra autorizzata dal Parlamento. Si tratta – ha spiegato Gualtieri – di un primo provvedimento per dare "liquidità massiccia a famiglie e imprese" cui seguiranno "provvedimenti più precisi di ristoro". Una scelta fatta – ha aggiunto – "per dare una risposta forte e immediata" all'emergenza Coronavirus.

Il decreto che il governo si appresta a varare "è solo una prima tappa" – ha sottolineato il Ministro – perché dopo "servirà una fortissima spinta", anche da parte dell'Europa, per la ripartenza del Paese. Inoltre, se l'emergenza si protrarrà, le misure assunte per il mese di marzo potranno, poi, essere rinnovate per aprile. Si prepara –ha annunciato il Ministro – "un intervento senza precedenti di sostegno non solo all'emergenza ma anche al rilancio dell'economia".

La cifra mobilitata da Governo, pari a 350 miliardi, è "equivalente" in percentuale del pil ai 550 miliardi della Germania. In aiuto arriva anche la sospensione delle scadenze fiscali ma, su questo punto, Gualtieri ha fatto appello alla responsabilità di tutti: "chi ha la possibilità di pagare lo faccia". "Chi non ha bisogno di queste preziose risorse – ha detto il Ministro – non le chieda, perché sono risorse comuni, è un intervento molto oneroso, ma noi le metteremo a disposizione di tutti. Abbiamo anche previsto una norma che prevederà una menzione speciale per chi rimetterà le scadenze del fisco". Stesso discorso per quanto riguarda il sostegno di 600 euro previsto per i lavoratori autonomi che non dispongono della cassa integrazione. "Nessuno deve perdere il lavoro per effetto del Coronavirus. Tutti – ha sottolineato Gualtieri – devono avere la possibilità di sostentarsi durante questa fase di emergenza che gli italiani stanno affrontando con una straordinaria forza". A una domanda sui rider, Gualtieri ha risposto che "sono tutelati tutti coloro che non potranno lavorare e potranno accedere a questo fondo, a queste risorse di emergenza, per il mese di Marzo che poi provvederemo a rifinanziare se sarà necessario nel mese di Aprile".

Con, rispettivamente, 1,15 miliardi e 1,5 miliardi, in cima al decreto vi sono le misure per la Sanità e per la Protezione civile. Quello della Protezione civile e della Sanità italiana contro il coronavirus, dei medici e degli infermieri impegnati nella lotta contro il Covid-19, è "uno sforzo senza precedenti, eroico. Diamo tutte tutte le risorse necessarie a questa azione di cura" ha affermato il Ministro. Previsti, dunque, fondi per gli straordinari di medici e infermieri, la possibilità per i prefetti di requisire ospedali e altre strutture per le persone in quarantena, il potere per la Protezione civile e per il nuovo commissario straordinario per l'emergenza sanitaria di requisire strutture e mezzi per potenziare i reparti degli ospedali.

Sul fronte Bce Gualtieri ha affermato di aver chiesto, riguardo alle misure previste, "un chiarimento che c'è stato e che, infatti, ha avuto un effetto sullo spread il giorno dopo". Per il Ministro è "ovvio che non si può cambiare rispetto alla linea di Mario Draghi del whatever it takes. La Bce è a disposizione di tutti i Paesi europei, dispone della possibilità di intervenire anche illimitatamente e nel programma che è stato varato e c'è possibilità di realizzare interventi molto massicci. È bene che sia stato ribadito e che dovrà essere ribadito ulteriormente nei prossimi giorni".

Parlando di come poter fronteggiare l'impatto sulla Borsa all'emergenza coronavirus, Gualtieri ha affermato che "si possono sospendere dei titoli e si può chiudere temporaneamente ma, finché non è necessario, è meglio non farlo. È bene che ci sia sempre accesso ai mercati. Bisogna modulare le risposte e la Consob – ha concluso – sta facendo un lavoro eccellente".






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