(Teleborsa) - Si
moltiplicano i casi di mascherine protettive vendute a prezzi esorbitanti, così come i
gel disinfettanti, i
guanti monouso e altri dispositivi utili per la protezione da
coronavirus, tanto da indurre il
Governo a introdurre una norma apposita nel dl "CuraItalia".
Negli ultimi giorni sono stati
diversi gli episodi di sciacallaggio da parte di operatori commerciali e non scovati dalle autorità in tutto il Paese, da Nord a Sud: l'ultimo a
Giugliano, in provincia di Napoli, dove i Carabinieri hanno
denunciato per manovre speculative il titolare di un negozio di alimentari che vendeva mascherine protettive con rincari del 1200%.
Particolarmente attiva la
Guardia di Finanza che si sta muovendo in tutto il Paese con denunce e sequestri non solo di
merce venduta a prezzi altissimi ma talvolta anche contraffatta,
senza il marchio CE, o
addirittura prodotta artigianalmente.
A
Como è stata
sequestrata una spedizione di 800mila guanti monouso in vinile e una di 40mila guanti monouso in lattice e di
120 mascherine con valvola, di classe Ffp 2, rientranti nella categoria dei dispositivi di protezione individuale (Dpi), per i quali la
Protezione Civile ha disposto il divieto di esportazione fuori dal territorio nazionale: il carico stava per essere
esportato in Svizzera.
A
Roma sono state sequestrate oltre 700 mascherine artigianali: a Guidonia una farmacia, che aveva affisso il cartello "maschere esaurite", è stata denunciata dalle Fiamme Gialle dopo che sono stati scoperti 228 dispositivi in vendita "sotto banco" al prezzo di 35 euro l'uno, cinque volte superiore al valore di mercato.
Casi simili si sono registrati anche in altre città. A
Milano in una farmacia sono state vendute tre mascherine Ffp3 a 240 euro, 60 euro l'una; i
Nas di Torino hanno denunciato un farmacista che vendeva
mascherine monouso da 50 centesimi a 20 euro, 400 volte il prezzo normale.
Indagini in corso anche sul versante dell'e-commerce per cui l'
Antitrust ha già annunciato l'apertura di due istruttorie nei confronti di Amazon e Ebay per diversi casi di claim ingannevoli ed eccessivi aumenti del costo di vendita.
Diversi i reati in cui si incorre: si va dal reato di "
manovre speculative su merci", previsto dall'articolo 501-bis del Codice Penale, alla
frode in commercio (articolo 515 c.p.) per le merci non recanti il marchio CE.