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Castelli: "Fisco? Non escludiamo parziale cancellazione tributi"

"Ad aprile cantierizzazione investimenti per far ripartire economia: sostenere chi ha perso fatturato come per terremoto"

Economia, Politica
Castelli: "Fisco? Non escludiamo parziale cancellazione tributi"
(Teleborsa) - Parziale cancellazione dei versamenti fiscali, ma anche la cantierizzazione degli investimenti e sostegno economico a chi ha perso fatturato, come nel caso del terremoto.

Sono alcune delle anticipazioni che la viceministra all'Economia Laura Castelli ha rilasciato in un'intervista al Corriere della Sera in merito al decreto aprile, su cui il Governo sarebbe già al lavoro, come dichiarato dallo stesso ministro Roberto Gualtieri.

Se nel maxi-decreto di marzo c'è la sospensione di adempimenti e versamenti fiscali, "non è escluso che nel prossimo, quello di aprile, l'esecutivo valuterà se potrà essere approvata una parziale cancellazione", spiega Castelli. "È una cosa sulla quale ragionare. L'Unione Europea ha inserito anche il capitolo fiscale tra le possibili misure di sostegno", ricorda la viceministra.

Ad aprile, spiega Castelli, ci sarà una seconda fase. "Quando saremo finalmente fuori dalla fase dell'emergenza, il primo tema da affrontare sarà quello della riduzione del fatturato nei singoli settori produttivi", dichiara, anticipando "misure importanti per far ripartire l'economia, a partire dall'immediata cantierizzazione degli investimenti. E poi dobbiamo sostenere e anche ristorare chi ha perso fatturato, come viene fatto quando c'è un terremoto", ha affermato.

Intervenuta a Radio24, Castelli si è poi scusata per il caos tra i contribuenti dovuto alla comunicazione deficitaria sulla sospensione degli adempimenti e versamenti fiscali, a ridosso della scadenza di lunedì 16 marzo. "Abbiamo pensato che fosse più organico mettere tutto nel decreto e comunicare venerdì 13 in maniera ufficiale come agenzia delle entrate e ministero economia", che ci sarebbe stato il rinvio, ha detto Castelli.

Infine, un passaggio su Alitalia, definita "una compagnia importante" che "non si può far morire. C'è un'operazione in corso" per il rilancio di Alitalia che era "nel bel mezzo di un'operazione che aspettava di chiudersi. Rimettere in piedi la compagnia di bandiera è interesse nazionale - ha concluso - Rientra nel tema di asset nazionali da tutelare".
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