(Teleborsa) -
Un'emergenza dalla quale
l'Italia uscirà - speriamo il prima possibile - profondamente
cambiata. "Le guerre commerciali sono come le epidemie.Tutti i Paesi devono attrezzare prima possibile
un'industria nazionale. Come nelle
guerre e nelle epidemie dobbiamo produrre prima possibile quello che ci serve: stiamo riconvertendo i sistemi produttivi, importando industrie che ora sono localizzate altrove": lo ha detto
Domenico Arcuri, nuovo commissario all'emergenza coronavirus, a DiMartedì su La7.
"La solidarietà del nostro sistema mi inorgoglisce e rassicura", ha aggiunto lanciando un appello ai cittadini affinchè "capiscano che devono aiutarci a evitare i contagi a costo di qualsiasi sacrificio". "L'obiettivo delle misure prese dal presidente Conte è non far propagare l'emergenza nella stessa dimensione su tutto il territorio, se i cittadini collaborano
penso possa accadere", ha sottolineato.
CHI E' IL SUPERCOMMISSARIO - Calabrese, 57 anni, dopo la laurea in Economia e commercio, ha iniziato a lavorare all’Iri nella direzione pianificazione e controllo dove si è occupato delle aziende del gruppo posizionate nei comparti Tlc, informatica e radiotelevisione.
Dal 2007 alla guida di
Invitalia, su mandato del Governo ha elaborato e realizzato, tra l'altro, il piano di riorganizzazione e rilancio dell’azienda, che oggi gestisce tutte le misure agevolative per le imprese. Arcuri ha anche seguito la reindustrializzazione di aree in crisi come
Termini Imerese e la bonifica dell’area di Bagnoli, identificato anche per questo, da Conte e Patuanelli per "pilotare" l’intervento pubblico
nell’ex Ilva del gruppo franco indiano Arcelor Mittal.