(Teleborsa) -
Crollo record dell’attività del edile, causato dalle chiusure per via dell'
epidemia di Covid-19. Lo confermano i dati di markit relativi al
PMI del settore delle costruzioni, che ha registrato a marzo il
calo più marcato da 20 anni a questa parte, portandosi
a 15,9 punti dai 50.5 di febbraio.
Dopo il lieve incremento registrato a febbraio, le
contrazioni di attività e nuovi ordini hanno spinto le aziende edili a diminuire i livelli degli acquisti al tasso maggiore mai registrato. Secondo i partecipanti, la mancanza di nuove commesse e le crescenti
incertezze sulle prospettive future hanno causato licenziamenti. I
livelli occupazionali sono scesi in tutto il settore a
tassi mai visti da agosto 2012.
"L’economia italiana sta attraversando un momento molto difficile e il settore edile non è da meno", ha affermato
Annabel Fiddes, Associate Director presso IHS Markit, aggiungendo "è probabile che il settore continuerà a contrarsi nei mesi futuri in quanto le misure
restrittive per cercare di arginare il virus potrebbero durare ancora a lungo".