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Genova, il Ponte Morandi ricongiunge la città

Oggi il varo dell'ultima campata alla presenza di Conte e del ministro De Micheli. Il traffico potrebbe ripartire già a luglio

Economia, Trasporti
Genova, il Ponte Morandi ricongiunge la città
(Teleborsa) - Nella notte le 18 pile del ponte, di nuovo visibile nello skyline della Valpolcevera, sono state illuminate con luci tricolori. A due anni dal crollo del Ponte Morandi, il nuovo viadotto autostradale sul torrente Polcevera ricongiunge simbolicamente la città. Adornata con la bandiera di San Giorgio l'ultima campata, lunga di 50 metri, è stata trasferita ieri nella rampa dove è stata ancorata agli strand jack che l'hanno portata in quota a circa 45 metri.

Al varo in quota dell'ultimo impalcato tra le pile 11 e 12, la cui conclusione sarà salutata dalle sirene del cantiere, a cui faranno eco quelle del porto di Genova, assisteranno il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ed il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, oltre al sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci e al governatore della Liguria e commissario per l'emergenza, Giovanni Toti. Dopo la posa dell'ultima campata, che completa i 1067 metri della struttura, comincerà la fase conclusiva dei lavori, che dovrebbe portare a luglio all'inaugurazione definitiva del nuovo viadotto e alla possibile ripresa del traffico.

"Non è un miracolo, ma la conferma che le competenze in Italia ci sono, basta dare loro spazio. Bisogna applicare questa energia allo stato normale delle cose, senza aspettare la tragedia. È qui il punto, l'Italia è capace di questo – ha commentato a Rai News Renzo Piano –. È un momento importante, ma non può essere una festa perchè non bisogna mai dimenticare da cosa nasce. Da una terribile tragedia".

"Non sarà il mio ponte ma di tutti, la migliore prova che è più semplice costruire anziché perdere tempo a litigare – ha affermato Bucci in un'intervista a Il Giornale –. Abbiamo studiato tanto, abbiamo studiato sempre. Gli operai si sono fermati solo il giorno di Natale, la Salini Impregilo e Fincantieri avevano applicato il protocollo sanitario già a febbraio, quando si è presentato il rischio contagio: ha funzionato. Misurazioni della temperatura e tracciamento, c'è stato un caso di coronavirus fra gli operai, è stato individuato e chi era entrato in contatto è stato sostituito".

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