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Inps, in aumento i lavoratori parasubordinati

Il totale è di oltre 1,3 mln, dato in crescita rispetto all'anno prima a 1,26 mln

Economia
Inps, in aumento i lavoratori parasubordinati
(Teleborsa) - Nel 2018 il numero di lavoratori parasubordinati contribuenti è aumentato con un totale di 1.309.889 rispetto ai 1.267.414 dell'anno precedente.

È quanto emerge dall'Osservatorio sui lavoratori parasubordinati dell'Inps che specifica la suddivisione della categoria in due tipologie: Professionisti, se esercitano per professione abituale e il versamento dei contributi è effettuato dal lavoratore stesso; Collaboratori, se l'attività è di collaborazione coordinata e continuativa e il versamento dei contributi è effettuato dal committente.

In dettaglio, l'Inps rileva una riduzione dei collaboratori dal 2014 al 2016 (-24,2% ), una stabilizzazione nel 2017 (+0,1%) ed un incremento tra il 2017 e il 2018 (+2,4%). I professionisti, al contrario registrano una crescita dal 2014 al 2018 pari al 17,8%.

Si tratta, specifica il report di variazioni legate, oltre che a dinamiche del mercato del lavoro, anche a interventi del legislatore, a partire dalla riforma Fornero che è intervenuta in senso restrittivo sulle collaborazioni a progetto, e successivamente il Jobs Act.

Per quanto riguarda il dato del genere, la quota di donne è diminuita nella tipologia dei collaboratori mentre è aumentata in quella dei professionisti. Le donne erano infatti nel 2014 il 40,0% tra i collaboratori e il 41,1% tra i professionisti: tali valori sono rispettivamente pari a 37,2% e 44,4% nel 2018.

Dal 2014 al 2018 la diminuzione del numero di lavoratori parasubordinati contribuenti non è stata omogenea per età: per gli under 30 è stata infatti pari a -26,0%, mentre per gli adulti (da 30 a 59 anni) è stata pari a -12,9% e per i senior (da 60 in su) è stata ancora più contenuta, -6,0%.

Infine, il 47,9% dei collaboratori risulta essere esclusivo e mono-committente, con un reddito medio annuo inferiore a 20.000 euro. Il reddito medio, comunque, è funzione non solo del numero di committenti ma anche delle altre variabili di classificazione, come il tipo di rapporto di lavoro. Tra le variabili, conclude l'Inps, c'è però un dato che si ripeta: il reddito medio degli uomini è quasi il doppio di quello delle donne.
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