(Teleborsa) - A marzo,
per il terzo mese consecutivo, i prezzi alla produzione dell’industria registrano una diminuzione congiunturale (-1%) cui contribuisce principalmente il
forte calo dei prezzi del settore coke e prodotti petroliferi raffinati, sul mercato interno e sul mercato estero area non euro; per gli altri settori manifatturieri, nella maggior parte dei casi, le variazioni sul mese precedente dei prezzi sono o negative, per quanto più contenute, o nulle.
E' quanto fotografa l
'Istat sottolineando che anche
su base annua, la discesa dei prezzi (-3,6%) - la
più ampia da quasi quattro anni - è soprattutto dovuta al "drastico calo tendenziale dei prezzi dei prodotti petroliferi raffinati". Per le costruzioni - aggiunge l'Istituto di statistica - le dinamiche annue dei prezzi alla produzione sono positive sia per edifici, in misura lieve, sia per strade".
Sul
mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria segnano un calo congiunturale dell’1,3% e una flessione tendenziale del 4,9%.
Al netto del comparto energetico, i prezzi alla produzione dell’industria non variano su base mensile mentre crescono dello 0,4% su base annua.
Sul
mercato estero i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,5% rispetto al mese precedente (variazione nulla per l’area euro, -0,8% per l’area non euro) e dello 0,1% rispetto a marzo 2019 (-0,3% per l’area euro, variazione nulla per l’area non euro).
Nel trimestre gennaio-marzo l'Istat stima un calo congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria dell’1% sul trimestre precedente; la dinamica congiunturale dei prezzi è negativa sul mercato interno (-1,2%) mentre resta invariata su quello estero.
Fra le
attività manifatturiere, gli incrementi tendenziali più elevati si registrano sul mercato interno per industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,4%), sul mercato estero per computer, prodotti di elettronica e ottica (+1,8% per l’area euro, +6,5% per l’area non euro). Drastici cali su base annua si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati sul mercato interno (-17,8%) e sul mercato estero area non euro (-25,2%); ampie flessioni tendenziali, ma di minore entità, si riscontrano su tutti e tre i mercati per metallurgia e fabbricazione dei prodotti in metallo (-1,4% mercato interno, -3,2% area euro, -1,6% area non euro).
Nel mese di aprile - fa sapere l'Istat - la rilevazione dei prezzi alla produzione dell’industria ha registrato una
riduzione del tasso di risposta delle imprese, conseguente all'
emergenza sanitaria in corso. "Le azioni messe in atto per fare fronte a queste perturbazioni nella fase di raccolta dei dati - spiegano da Via Cesare Balbo - hanno consentito di elaborare e diffondere gli indici provvisori relativi al mese di marzo".