(Teleborsa) -
"Sono fortemente convinto che un sistema come il nostro non abbia affatto bisogno di investiture messianiche, né di uomini investiti di pieni poteri". Così il premier Giuseppe Conte "parla" in un'intervista sul quotidiano torinese La Stampa in cui ricorda che domani lunedì 4 maggio "entriamo nella
Fase 2 dell'emergenza" ma che "non può essere intesa come un
liberi tutti".
Il Premier definisce
"solida" la maggioranza (stiamo "lavorando bene" con Italia viva);
mentre definisce solo "chiacchiericcio" il possibile sviluppo di una coalizione di larghe intese con la formazione di un
nuovo Governo a guida Mario Draghi. Il Presidente del Consiglio nell'intervista
esclude il ricorso a una "patrimoniale", facendo presente che "
il nostro debito rimane sostenibile".
In previsione dell'avvio della
Fase 2, Giuseppe Conte ribadisce che
"Questa nuova fase ci è costata enormi sacrifici ed è per questo che non può essere intesa come un
liberi tutti"