(Teleborsa) - La crisi del
coronavirus ci permetterà un
salto culturale sul fronte del digitale. È questa l'opinione di
Alessandro Reggiani, Presidente e Amministratore Delegato di
PRISMI, azienda emiliana specializzata in digital marketing: “Il digitale sta diventando il vero antidoto contro il declino. Chi l’avrebbe detto? Il
lockdown forzato in casa sta facendo fare a miliardi di persone un
salto tecnologico enorme, quasi che la vita di tutti stia continuando grazie al cordone ombelicale della connessione a Internet. Di conseguenza, il
post-epidemia aprirà le porte ad una fase storica, caratterizzata dalla
rivoluzione digitale”.
“È questo il primo
effetto collaterale del coronavirus – ha spiegato Reggiani – che
sta modificando prepotentemente anche il
mondo del lavoro, come confermato dall’utilizzo dello
smart working". Per il Presidente di Prismi "il
digitale rappresenta dunque
un’occasione concreta per ripensare il lavoro futuro in cui si affermerà come uno standard e riguarderà tutti i processi di produzione. Non può essere diversamente, soprattutto in un momento dominato, non si sa per quanto tempo ancora, dal distanziamento sociale che attribuisce al digitale un valore esponenziale”.
Prosegue il Presidente e AD di Prismi: "nei giorni della pandemia
stiamo assistendo ad un chiaro fermento digitale che impone un vorticoso cambiamento in tutti i settori dell’economia e della società: istruzione, salute e servizi sociali, agricoltura, hotel, ristorazione, commercio al dettaglio, arte, intrattenimento, lettura".
"Se finora il
digitale, per le imprese e le Istituzioni pubbliche, è stato visto come un costo aggiuntivo
in prospettiva futura è necessario immaginarlo come vera occasione per generare efficienze economiche e sociali. È anche questa la lezione della pandemia", conclude Reggiani.